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Tolleranza e integralismo...

si tratta di classici paradossi tipo "questa frase è falsa" o anche "mai dire mai", bisogna essere "intolleranti verso gli intolleranti"

l'unica legge super partes è questa, IMHO. E chiaramente sottointende (forse non abbastanza chiaramente) rispetto verso la libertà di vivere e di disporre della propria vita, l'importante è la scelta. Nessuno deve essere animale braccato, neanche gli animali (o meglio, gli altri animali) stessi. La consapevolezza che molte cosiddette regole morali sono l'eredità della schiavitù portata dai nostri geni che hanno come solo scopo il riprodursi aiuta a sfatare un bel pò di certezze, ma come dice Sartre l'angoscia dell'animo veramente libero è seguita da una forte sensazione di controllo sulla propria vita, bisogna solo riuscire ad ingoiare qualche boccone...

Oggi sono in vena di flussi di coscienza.

...mi ritiro dalla discussione... non si può riflettere così... :-_-:

Suvvia, sii più tollerante con Jestas :mrgreen: è in vena di flussi di coscienza :mrgreen:

Il rispetto deve essere reciproco...certe tradizioni non vanno distrutte in nome di una propria ideologia...sarebbe una giàstificazione per molte guerre...spesso ingiàste!

Suvvia, sii più tollerante con Jestas :mrgreen: è in vena di flussi di coscienza :mrgreen:

no, no, non ce l'ho con Jestas... e comunque non ce l'ho con nessuno, solo che odio che vengano sempre sputtanati i discorsi seri... vabbè, mi ritrovo a dire ciò che aveva già detto Morole-playerheus a suo tempo... Fine. Stop. Amici come prima (amici''' :mrgreen: )

La tolleranza insita nel relativismo, è uno dei pilastri su cui si fonda la nostra civiltà (comunemente chiamata civiltà occidentale), a prescindere dalle questioni teologiche!
Sono daccordo sul fatto che l'uso eccessivo della tolleranza ideologica possa paradossalmente comportare un radicamento estremista proprio in quei luoghi dove è più diffuso il relativismo, tuttavia, la cultura occidentale basata sulla democrazia si differenzia dalle culture arabe fondate sulla teocrazia soprattutto per l'applicazione concreta della tolleranza ideologica.
La tolleranza è ciò che ci caratterizza, la base su cui si fonda il nostro systema democratico. Se venisse meno, rischieremmo di estremizzare la nostra vita, di diventare cioè come quei paesi fondati sulla dittatura della fede. E questo sarebbe un rischio ancora più grande di quello precedentemente paventato.

Naturalmente però, come ogni cosa, la tolleranza deve trovare necessari limiti affinchè non finisca per essere essa stessa un estremismo, un radicalismo tollerante.
Il limite della tolleranza, a mio avviso, deve essere il rispetto della persona umana e delle sue prerogative, all'interno di un systema di regole condivise.
Tolleranza cioè non deve essere sintomo di indecisione, di passività se non addirittura di codardia.
In nome della tolleranza non possono essere accettati comportamenti lesivi della dignità umana, in nessuna parte del mondo ma soprattutto nel nostro mondo.

Massima tolleranza quindi rispetto alle idee ma nessuna tolleranza rispetto ai comportamenti devianti e deviati.

Infatti, per quanto riguarda il campo delle idee e della religione, ciò che ci ha insegnato Giovanni Paolo II, e la grande apertura alle altre religioni, la grande disponiblità al dialogo e al confronto culturale con tutte le fedi, la massima tolleranza cioè per chi professa altre fedi.
Ottenendo in tal modo risulatati straordinari in termini di visibilità, di accettazione e di diffusione della cultura cattolica.

Massima tolleranza quindi rispetto alle idee ma nessuna tolleranza rispetto ai comportamenti devianti e deviati.

Forse comportamenti che a noi (intesa come società) possono sembrare devianti o deviati, magari per un arabo, ad esempio, non lo sono.. Quindi se loro non possono costringere le donne occidentali a coprirsi il volto, come si diceva in un post precedente e come io ritengo giàsto, nemmeno tu puoi imporre a loro certe tue idee... Al massimo si può cercare un punto d'incontro..

Massima tolleranza quindi rispetto alle idee ma nessuna tolleranza rispetto ai comportamenti devianti e deviati.

Forse comportamenti che a noi (intesa come società) possono sembrare devianti o deviati, magari per un arabo, ad esempio, non lo sono.. Quindi se loro non possono costringere le donne occidentali a coprirsi il volto, come si diceva in un post precedente e come io ritengo giàsto, nemmeno tu puoi imporre a loro certe tue idee... Al massimo si può cercare un punto d'incontro..

Chro, non predere la singola frase, che singolarmnete ha un significato diverso da quello derivato dal discorso generale, ma guarda al contesto.

I comportamenti deviati o devianti sono quelli contrari alle nostre regole condivise.
Il comportamento deviato non è quello di coprirsi il volto, ma quello di costringere altri a coprirsi il volto, violando la loro libertà.
Non è più una questione di idee (per le quali ho ribadito che deve esserci tolleranza), ma di certi comportamenti, per i quali la tolleranza non dovrebbe esserci.

Se ad un musulmano è consentito dalla propria religione di avere 20 mogli, non può aspettarsi di andare a vivere negli stati uniti e continuare tranquillamente come se niente fosse.
Inoltre a me non interessa minimamente arrivare ad un punto di incontro con altre culture, e questo per due fondamentali motivi : 1)la diversità delle culture è una delle più affascinanti caratteristiche dell'uomo, 2) non me ne può fregare di meno di convincere , che so, un musulmano, a non avere 2 mogli.
Vi assicuro che sono una persona tra le meno razziste che potete incontrare, ho massimo rispetto per altre religioni e culture, sono profondamente affascinato da stili di vili anche completamente diversi dal nostro, ma non voglio più sentire richieste di abolire i canti natalizi o di levare i crocefissi dalle scuole o cose del genere.
Perchè se un occidentale facesse una richiesta del genere in un paese musulmano , probabilmente verrebbe messo in carcere a vita.
Il rispetto deve essere reciproco.

Massima tolleranza quindi rispetto alle idee ma nessuna tolleranza rispetto ai comportamenti devianti e deviati.

Forse comportamenti che a noi (intesa come società) possono sembrare devianti o deviati, magari per un arabo, ad esempio, non lo sono.. Quindi se loro non possono costringere le donne occidentali a coprirsi il volto, come si diceva in un post precedente e come io ritengo giàsto, nemmeno tu puoi imporre a loro certe tue idee... Al massimo si può cercare un punto d'incontro..

Chro, non predere la singola frase, che singolarmnete ha un significato diverso da quello derivato dal discorso generale, ma guarda al contesto.

I comportamenti deviati o devianti sono quelli contrari alle nostre regole condivise.
Il comportamento deviato non è quello di coprirsi il volto, ma quello di costringere altri a coprirsi il volto, violando la loro libertà.
Non è più una questione di idee (per le quali ho ribadito che deve esserci tolleranza), ma di certi comportamenti, per i quali la tolleranza non dovrebbe esserci.

Non avevo chiaro per cosa intendessi per comportamenti deviati.. Adesso si che sono daccordo con te

ma non voglio più sentire richieste di abolire i canti natalizi o di levare i crocefissi dalle scuole o cose del genere.
Perchè se un occidentale facesse una richiesta del genere in un paese musulmano , probabilmente verrebbe messo in carcere a vita.
Il rispetto deve essere reciproco.

Appunto deve essere reciproco.. Se io devo rispettare la loro cultura, anche loro devono rispettare la nostra e non imporre la propria in un altro paese

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