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Tutto è relativo
Cita da hard1 su 7 Febbraio 2005, 17:02Prendendo spunto da una chiaccherata nata in un altro thread, ho deciso di aprirne uno "appropiato".
Spesso ci siamo ritrovati a dire che "è una questione relativa" oppure "è un concetto relativo".
Parlando di religione piuttosto che della vita in generale siamo sempre incappati in questa frase dietro la quale spesso ci barrichiamo.
Ma che cosa vuol dire' Che ognuno ha una propria visione di tutto' Implicitamente possiamo dire che non c'è niente di oggettivo allora'
La vita, la religione, la filosofia, matrix... tutto è relativo.
Ma ci crediamo' E' vero' Bè dipende... è relativo.Dato che tutti, nel bene o nel male, usiamo questa frase, che cosa intendiamo' E ci sono "cose" che non sono relative'
Non so dove voglio arrivare. Io ho aperto il thread. A voi il compito di portarlo avanti (e a Adam quello di chiuderlo in caso non abbia successo ).
Prendendo spunto da una chiaccherata nata in un altro thread, ho deciso di aprirne uno "appropiato".
Spesso ci siamo ritrovati a dire che "è una questione relativa" oppure "è un concetto relativo".
Parlando di religione piuttosto che della vita in generale siamo sempre incappati in questa frase dietro la quale spesso ci barrichiamo.
Ma che cosa vuol dire' Che ognuno ha una propria visione di tutto' Implicitamente possiamo dire che non c'è niente di oggettivo allora'
La vita, la religione, la filosofia, matrix... tutto è relativo.
Ma ci crediamo' E' vero' Bè dipende... è relativo.
Dato che tutti, nel bene o nel male, usiamo questa frase, che cosa intendiamo' E ci sono "cose" che non sono relative'
Non so dove voglio arrivare. Io ho aperto il thread. A voi il compito di portarlo avanti (e a Adam quello di chiuderlo in caso non abbia successo ).
Cita da morpheus su 7 Febbraio 2005, 17:05Bella! :ok: Sto topic mi piace proprio. Ora sono in uff... ma appena ho 5 minuti di tempo, mi riprometto di scrivere qualcosina in merito 😉
Bella! :ok: Sto topic mi piace proprio. Ora sono in uff... ma appena ho 5 minuti di tempo, mi riprometto di scrivere qualcosina in merito 😉
Cita da Jestas su 7 Febbraio 2005, 17:14esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
Cita da Magda su 7 Febbraio 2005, 17:38esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
Scusa, ma anche l'armonia può essere un concetto relativo: ciò che per te è armonioso, per un altro non lo è.
Secondo me questo "realtivismo" nasce dal fatto che essendo esseri umani noi necessariamente possiamo guardare le cose sempre solo da un punto di vista. Che può cercare di essere il più oggettivo possibile, ma non può prescindere dal soggetto da cui esso parte.
Anche il pensiero, per quanto si sforzi di astrarsi dal contesto (vedi la filosofia occidentale), non può prescindere in realtà dalla persona che, appunto, lo pensa.
Ma ciò non significa che non esista la verità. Solo che non è detto che questa per essere tale debba essere "assoluta".E' molto interessante questo argomento. Per assurdo (o per provocazione) potrei dire che la cosa più oggettiva di tutte è la cosa che tutti considerano soggettiva: l'amore. L'amore è soggettivo perchè sentito e vissuto in modo diverso. Ma è allo stesso tempo estremamente oggettivo: l'amore fa crescere gli esseri umani. L'amore è una verità talmente oggettiva che pur essendo soggettivo, è il più oggettivo dei sentimenti. (...lo stesso in teoria dovrebbe valere per l'odio... ma io dell'odio non ne so nulla)
esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
Scusa, ma anche l'armonia può essere un concetto relativo: ciò che per te è armonioso, per un altro non lo è.
Secondo me questo "realtivismo" nasce dal fatto che essendo esseri umani noi necessariamente possiamo guardare le cose sempre solo da un punto di vista. Che può cercare di essere il più oggettivo possibile, ma non può prescindere dal soggetto da cui esso parte.
Anche il pensiero, per quanto si sforzi di astrarsi dal contesto (vedi la filosofia occidentale), non può prescindere in realtà dalla persona che, appunto, lo pensa.
Ma ciò non significa che non esista la verità. Solo che non è detto che questa per essere tale debba essere "assoluta".
E' molto interessante questo argomento. Per assurdo (o per provocazione) potrei dire che la cosa più oggettiva di tutte è la cosa che tutti considerano soggettiva: l'amore. L'amore è soggettivo perchè sentito e vissuto in modo diverso. Ma è allo stesso tempo estremamente oggettivo: l'amore fa crescere gli esseri umani. L'amore è una verità talmente oggettiva che pur essendo soggettivo, è il più oggettivo dei sentimenti. (...lo stesso in teoria dovrebbe valere per l'odio... ma io dell'odio non ne so nulla)
Cita da ianus su 7 Febbraio 2005, 17:56Personalmente penso che, ad un livello puramente logico, tutto sia relativo (premetto e ripeto, solo a livello logico), e che ciò che noi giàdichiamo obiettivo, sia solo qualcosa su cui più soggettività sono d'accordo 😆
Personalmente penso che, ad un livello puramente logico, tutto sia relativo (premetto e ripeto, solo a livello logico), e che ciò che noi giàdichiamo obiettivo, sia solo qualcosa su cui più soggettività sono d'accordo 😆
Cita da Jestas su 7 Febbraio 2005, 18:00esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
Scusa, ma anche l'armonia può essere un concetto relativo: ciò che per te è armonioso, per un altro non lo è.
sono d'accordo, è quello che ho detto, ma per armonia naturale mi riferivo ai pattern che indubbiamente ci sono in natura, ad es. PHI e le armoniche dei suoni, sono costanti, molto spesso ci si basa su quello per decidere cosa è armonioso (l'uomo vitruviano, una sinfonia di Mozart), per fortuna ci sono anche le cose controcorrente (picasso, il free jazz), voglio dire un'armonia di fondo esiste, ma non vuol dire che dobbiamo limitarci a copiarla.. fatto sta che, almeno fino a qualche generazione fa, tutti i bambini crescevano con questa armonia naturale negli occhi e nelle orecchie, e si finiva per apprezzarla e prenderla come punto di riferimento tutta la vita. Oggi magari cresciamo più con la tv/radio nelle orecchie e occhi, e abbiamo suggestioni diverse e contraddittorie, il chè può essere un bene o un male, ma senz'altro ci dimostra che il gusto è una cosa relativa... detto questo, è vero che i trend e i luoghi comuni sono noiosi, ma anche scansarli a priori è altrettanto un condizionamento, trovare il giàsto equilibrio e rendere la nostra scelta puramente arbitraria è una cosa difficile da definire figuriamoci da attuarsi
Per il resto , sono abbastanza in sintonia con te, io adoro le cose dissonanti, il cubismo, il surrealismo, il free jazz, il new jazz, la noise giapponese, i polpettoni di Lars Von Trier e le cose più alternative di Richard Linklater, piatto ricco mi ci ficco.. ma non disdegno anche cose che potrebbero venir ritenute belle da una massa di persone, insomma, almeno ci provo a far finta di avere una personalità... ^_^
esistono delle cose obbiettive, ma solo perchè sono troppo più grandi di noi e non possiamo vederle che da un solo punto di vista. Esempio tipico: l'armonia della natura, che suggerisce anche quella dell'arte, dellam usica, dell'estetica, e ci dà dei parametri "obbiettivi" affinchè i critici abbiano uno stipendio. Il bello è però che possiamo scegliere di apprezzare le dissonanze, le storture, per un motivo o per l'altro...
Scusa, ma anche l'armonia può essere un concetto relativo: ciò che per te è armonioso, per un altro non lo è.
sono d'accordo, è quello che ho detto, ma per armonia naturale mi riferivo ai pattern che indubbiamente ci sono in natura, ad es. PHI e le armoniche dei suoni, sono costanti, molto spesso ci si basa su quello per decidere cosa è armonioso (l'uomo vitruviano, una sinfonia di Mozart), per fortuna ci sono anche le cose controcorrente (picasso, il free jazz), voglio dire un'armonia di fondo esiste, ma non vuol dire che dobbiamo limitarci a copiarla.. fatto sta che, almeno fino a qualche generazione fa, tutti i bambini crescevano con questa armonia naturale negli occhi e nelle orecchie, e si finiva per apprezzarla e prenderla come punto di riferimento tutta la vita. Oggi magari cresciamo più con la tv/radio nelle orecchie e occhi, e abbiamo suggestioni diverse e contraddittorie, il chè può essere un bene o un male, ma senz'altro ci dimostra che il gusto è una cosa relativa... detto questo, è vero che i trend e i luoghi comuni sono noiosi, ma anche scansarli a priori è altrettanto un condizionamento, trovare il giàsto equilibrio e rendere la nostra scelta puramente arbitraria è una cosa difficile da definire figuriamoci da attuarsi
Per il resto , sono abbastanza in sintonia con te, io adoro le cose dissonanti, il cubismo, il surrealismo, il free jazz, il new jazz, la noise giapponese, i polpettoni di Lars Von Trier e le cose più alternative di Richard Linklater, piatto ricco mi ci ficco.. ma non disdegno anche cose che potrebbero venir ritenute belle da una massa di persone, insomma, almeno ci provo a far finta di avere una personalità... ^_^
Cita da Boomer su 7 Febbraio 2005, 18:14Vi riporto una frase pronunciata da obi wan kenobi in "il ritorno dello jedi":
"Luke, yoùre going to find that many of the truths we cling to depend
greatly on our own
point of view."L'oggettività come diceva magda, non può prescindere dalla persona che osserva quindi tutto diventa relativo.
Ma la cosa triste è che spesso la gente si basa su giàdizi soggettivi per sputare sentenze.
se vado al cinema, leggo un libro, ascolto un disco, e quello che vedo o sento non mi piace, non necessariamente si tratta di una porcheria.
Vi riporto una frase pronunciata da obi wan kenobi in "il ritorno dello jedi":
"Luke, yoùre going to find that many of the truths we cling to depend
greatly on our own
point of view."
L'oggettività come diceva magda, non può prescindere dalla persona che osserva quindi tutto diventa relativo.
Ma la cosa triste è che spesso la gente si basa su giàdizi soggettivi per sputare sentenze.
se vado al cinema, leggo un libro, ascolto un disco, e quello che vedo o sento non mi piace, non necessariamente si tratta di una porcheria.
Cita da the_mule su 7 Febbraio 2005, 20:31mi piace pensare che la ragione si relativa e che, chissà, magari fra centinaia d'anni capiremo che avevano ragione i nazisti (anche se questo mi piacerebbe un pò meno).
la ragione è relativa, secondo me.
in ambito religioso ho molti amici cattolici che sono assolutamente convinti di avere ragione, come se qualcosa di astratto come la religione possa avere un'obbiettività, mentre io sono sicuro del contrario.
ovviamente nessuno dei due si basa su tesi fondate, ma sempre su idee.
chi ha ragione'
io ovviamente!
e questo che pensiamo tutti, ma proviamo ogni tanto a guardare dall'altra parte del vetro...
mi piace pensare che la ragione si relativa e che, chissà, magari fra centinaia d'anni capiremo che avevano ragione i nazisti (anche se questo mi piacerebbe un pò meno).
la ragione è relativa, secondo me.
in ambito religioso ho molti amici cattolici che sono assolutamente convinti di avere ragione, come se qualcosa di astratto come la religione possa avere un'obbiettività, mentre io sono sicuro del contrario.
ovviamente nessuno dei due si basa su tesi fondate, ma sempre su idee.
chi ha ragione'
io ovviamente!
e questo che pensiamo tutti, ma proviamo ogni tanto a guardare dall'altra parte del vetro...
Cita da lairbox su 7 Febbraio 2005, 21:09L'assolutismo ed il relativismo sono due concetti che fanno a pugni sono come lo zucchero ed il sale, due cose veramente opposte, ma esse coesistono nel nostro universo, ma come'
Tutto quello che avviene nell'universo avviene in senso assoluto, le leggi matematiche della gravitazione, la natura che crea la vita, il moto dei pianeti, persino anche ciò che facciamo è assoluto, poiche tutto quello che avviene nell'universo è assoluto e dipendente da rigide regole matematiche, che se ne voglia oppure no... Anche io che sto scrivendo in questo istante sto cercando di elaborare il testo in base alle risposte che ho già letto e elaboro matematicamente una mia risposta ceh rispecchia il mio stato mentale in questa situazione spazio tempo. Non è facile da capire...
Ma se parliamo di relativo, se si prende non più il globale ma il particolare tutto diventa relativo, in base ad una macchina che si sta muovendo un uomo in bicilcletta è lento mentre rispetto ad uno a piedi la stessa persona va veloce... Ancora peggio quando si mettono in relazione valori neurocinetici umani, dalla indescrivibile complessa struttura... in base agli infiniti schemi mentali degli esseri umani poche cose sono assolute...
Quindi l'unica cosa è associare l'assoluto quando si parla del globale e il relativo quando si parla del particolare... Spero di essermi spiegato in maniera comprensibile...
L'assolutismo ed il relativismo sono due concetti che fanno a pugni sono come lo zucchero ed il sale, due cose veramente opposte, ma esse coesistono nel nostro universo, ma come'
Tutto quello che avviene nell'universo avviene in senso assoluto, le leggi matematiche della gravitazione, la natura che crea la vita, il moto dei pianeti, persino anche ciò che facciamo è assoluto, poiche tutto quello che avviene nell'universo è assoluto e dipendente da rigide regole matematiche, che se ne voglia oppure no... Anche io che sto scrivendo in questo istante sto cercando di elaborare il testo in base alle risposte che ho già letto e elaboro matematicamente una mia risposta ceh rispecchia il mio stato mentale in questa situazione spazio tempo. Non è facile da capire...
Ma se parliamo di relativo, se si prende non più il globale ma il particolare tutto diventa relativo, in base ad una macchina che si sta muovendo un uomo in bicilcletta è lento mentre rispetto ad uno a piedi la stessa persona va veloce... Ancora peggio quando si mettono in relazione valori neurocinetici umani, dalla indescrivibile complessa struttura... in base agli infiniti schemi mentali degli esseri umani poche cose sono assolute...
Quindi l'unica cosa è associare l'assoluto quando si parla del globale e il relativo quando si parla del particolare... Spero di essermi spiegato in maniera comprensibile...
Cita da Magda su 8 Febbraio 2005, 9:28OT
Jestas, una personalità non si può provare o far finta di averla. O ce l'hai, o non ce l'hai.... Te la sei voluta 😛
Fine OT
OT
Jestas, una personalità non si può provare o far finta di averla. O ce l'hai, o non ce l'hai.
... Te la sei voluta 😛
Fine OT