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Tutto è relativo

quello che voglio dire, è che laddove una persona può vedere un capolavoro di arte oggettiva, qualcun'altro potrebbe vederci un capolavoro soggettivo.
Attribuendo significati ad un'opera rischiamo di commettere errori madornali.
Se la piramide avesse in realtà tutt' altro significato per chi l'ha fatta costruire'
il significato di un'opera costruita migliaia di anni fa è necessariamente lo stesso anche per noi'
non dico che non esista l'arte oggettiva, ma giàdicandola in base a parametri e a significati che non necessariamente sono universali, non rischiamo di vedere solo quello che vogliamo vedere'
ho letto qualcosa sulle misure della piramide, ed effettivamente vi sono poche cose lasciate al caso, ma quanto di ciò che viene detto su di essa è in realtà frutto di un'osservazione oggettiva'
se cerchiamo con tutte le nostre forze un significato in qualcosa finiremo senz'altro per trovarlo.
ci capita tutti i giorni persino su questo forum, quando discutiamo ad esempio per scoprire il significato degli occhiali senza stanghetta di morole-playerheus, senza sapere peraltro se tale significato esiste.

quello che voglio dire, è che laddove una persona può vedere un capolavoro di arte oggettiva, qualcun'altro potrebbe vederci un capolavoro soggettivo.

Questo succede in continuazione, anzi, questa è la condizione comune di un'opera d'Arte Oggettiva.
Per chi non riesce a vedere in Matrix null'altro che un semplice film di fantascienza, quest'opera cinematografica resterà solo un qualcosa di soggettivamente legato ai suoi gusti personali.

Attribuendo significati ad un'opera rischiamo di commettere errori madornali.
Se la piramide avesse in realtà tutt' altro significato per chi l'ha fatta costruire'
il significato di un'opera costruita migliaia di anni fa è necessariamente lo stesso anche per noi'

Esiste la possibilità di fraintendere, più un'opera viene studiata lontano dalla sua realizzazione (in termini di tempo) e più è difficile capire se ciò che si è scoperto corrisponde al volere dell'autore (o degli autori).

non dico che non esista l'arte oggettiva, ma giàdicandola in base a parametri e a significati che non necessariamente sono universali, non rischiamo di vedere solo quello che vogliamo vedere'
ho letto qualcosa sulle misure della piramide, ed effettivamente vi sono poche cose lasciate al caso, ma quanto di ciò che viene detto su di essa è in realtà frutto di un'osservazione oggettiva'
se cerchiamo con tutte le nostre forze un significato in qualcosa finiremo senz'altro per trovarlo.
ci capita tutti i giorni persino su questo forum, quando discutiamo ad esempio per scoprire il significato degli occhiali senza stanghetta di morole-playerheus, senza sapere peraltro se tale significato esiste.

Hai purtroppo ragione Boomer, questo succede quando la ricerca dei significati diventa un'ossesione, una perversione.
Cioè quando questa ricerca prevalica il valore del significato stesso per la nostra crescita; quando diventa più importante trovare a tutti i costi un significato piuttosto che mettere in pratica e sperimentare quelli già trovati.

Saluti.

Non ho molto tempo. Il lavoro mi sta spappolando letteralmente i gioielli di famiglia. Vorrei solo lanciare un input, in attesa di poter dire la mia in modo sufficientemente esaustivo.

Tutto è relativo. Ma dal momento che pongo un assunto del genere, non sto forse oggettivizzando la relatività' Se "tutto è relativo" divenisse una legge, non cesserebbe essa stessa di essere relativa'

Sarebbe più giàsto dire: "dal mio punto di vista tutto è relativo". Il che relativizza la relatività. Ma il punto di vista di ognuno di noi non può valere come legge (che per definizione è universale e non particolare). Ergo mi trovo al punto di partenza: se affermo "tutto è relativo", di fatto postulo una legge che annulla il concetto stesso di relatività.

E pensate una cosa (che mi riprometto di approfondire quando avrò più tempo): con la legge della relatività, Einstein ha passato la sua vita a dimostrare che tutto non è relativo!

ritorna il discorso che avevo fatto prima.. l'oggettività esiste solo perchè ci sono alcune cose talmente più grandi di noi che non sappiamo vederle se non da un solo punto di vista.. magari anceh l'armonia naturale di cui parla anche adrena in un mondo che non percepiamo può essere vista diversamente, soggettivamente. Tuttavia il fatto che non possiamo percepire un mondo più vasto, non vuol dire che non possiamo sentirlo (non so se mi spiego), intuirlo, insomma possiamo operare una scelta e dire ad esempio che è molto meglio un bicchiere di vino e un quadro di picasso che mezzora di contemplazione della piramide di cheope (avoja!)

insomma possiamo operare una scelta e dire ad esempio che è molto meglio un bicchiere di vino e un quadro di picasso che mezzora di contemplazione della piramide di cheope (avoja!)

Per esempio io preferirei da morire passare una giornata a contemplare la Piramide di Cheope piuttosto che guardare Picasso.
Secondo me noi, in quanto esseri umani, non possiamo pensare in maniera assoluta o oggettiva. E' al di là della nostra portata.
Solo le macchine (nel caso avessero una intelligenza propria) potrebbero riuscirci e forse neanche loro, perchè saremmo stati noi a dar loro l'intelligenza.

insomma possiamo operare una scelta e dire ad esempio che è molto meglio un bicchiere di vino e un quadro di picasso che mezzora di contemplazione della piramide di cheope (avoja!)

Per esempio io preferirei da morire passare una giornata a contemplare la Piramide di Cheope piuttosto che guardare Picasso.
Secondo me noi, in quanto esseri umani, non possiamo pensare in maniera assoluta o oggettiva. E' al di là della nostra portata.
Solo le macchine (nel caso avessero una intelligenza propria) potrebbero riuscirci e forse neanche loro, perchè saremmo stati noi a dar loro l'intelligenza.

Hard1, prova a fare un passo in più, come ho detto prima, anch'io, soggettivamente, preferisco guardare di fila tutta la trilogia di Matrix piuttosto che mezz'ora di Danze Sacre, ma questo non vuol dire che Matrix sia migliore di uno spettacolo di tali Danze.
Oggettivamente si equivalgono.

Ecco, mi trovi concorde su Picasso... non mi risulta che ci sia granchè di oggettivo... 🙄

Potrebbe essere che tutto ciò che riguarda l'umano è necessariamente relativo (poichè limitato da spazio/tempo) e tutto ciò che è assoluto invece ha a che fare con una dimensione diversa, fuori dallo spazio/tempo' In questo caso allora l'anima ha a che fare con la dimensione dell'assoluto (e infatti la famosa sete d'infinito..)., così come forse l'arte quando esprime questo assoluto, con mezzi in realtà limitati (una sorta di miracolo).

grande magda, hai perfettamente ragione.

Hard1, certo che tu puoi dire che preferisci Cheope, oh, per carità, il mio punto stava proprio nel dire che uno può scegliere... Si può dire obbiettivamente che una cosa sia più armoniosa, non che sia MEGLIO, questo voglio dire Adrena. Oggettivo o no, io preferisco guardare Picasso che una piramide, che nasconda delle proporzioni universali o meno, può essere interessante leggerne in un libro, ma non mi attira quanto Picasso o Dalì o quellochetipare (tanto per dire) ^_^

Non avete colto il mio input. Con la legge delle relatività, Einstein ha dimostrato esattamente il contrario. In realtà il "tutto è relativo" costituisce la premessa del discorso einsteiniano.

Considerate un viaggiatore seduto in uno scompartimento di un treno in corsa (a velocità altissime, vicine a quelle della luce). Ad un tratto accende una sigaretta. L'attivazione dell'accendino e la prima conseguente "tirata", secondo il viaggiatore che sta sul treno, avvengono nello stesso luogo. Per un osservatore che sta fermo sulla banchina, invece, i due eventi non sono avvenuti nello stesso luogo, perché il treno si muove e pertanto sono separati da un punto di vista spaziale.

Lo stesso fenomeno, dunque, viene visto in modo diverso dalle due persone. Chi ha ragione, allora' La risposta di Einstein è che hanno ragione entrambi.

MA. Nonostante ciò, in natura esistono valori assoluti (la velocità della luce) e valori relativi (il movimento). Solo che spesso le apparenze ingannano 😉

Qual è la conclusione' Se la natura ci insegna che esistono dei principi assoluti e che questi non sono poi così al di là dell'umana comprensione (pensate allo spazio tempo "curvo"... difficile da immaginare, ma se Einstein ci ha pensato, vuol dire che il cervello può arrivarci), la definizione secondo cui "tutto è relativo" viene a decadere. Anche per "tutto ciò che riguarda l'umano" (per citare Magda).

si ma dimentichi che abitiamo sul pianeta terra e siamo essere di dimensioni e capacità più o meno definite, TUTTI. Per me le cose obbiettive, torno a ripetere, sono tali in quanto abbiamo tutti dele caratteristiche comuni e una posizione comune all'nterno dell'universo. E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.

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