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Tutto è relativo
Cita da morpheus su 9 Febbraio 2005, 15:40E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
E quindi non esiste relatività'
E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
E quindi non esiste relatività'
Cita da Jestas su 9 Febbraio 2005, 15:50certo, certo, avoja se esiste ^_^ il dubbio che ponevo era sull'assolutezza delle cose che riteniamo oggettive, non certo sulla relativit�
certo, certo, avoja se esiste ^_^ il dubbio che ponevo era sull'assolutezza delle cose che riteniamo oggettive, non certo sulla relativit�
Cita da morpheus su 9 Febbraio 2005, 16:13E allora nn ho capito sta frase
Per me le cose obbiettive, torno a ripetere, sono tali in quanto abbiamo tutti dele caratteristiche comuni e una posizione comune all'nterno dell'universo. E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
A me "vedere le cose da un unico comune punto di vista" fa pensare a tutto tranne che a un concetto relativo. O meglio... mi pare un concetto relativo esteso ad una collettività di 6 miliardi di persone.
E allora nn ho capito sta frase
Per me le cose obbiettive, torno a ripetere, sono tali in quanto abbiamo tutti dele caratteristiche comuni e una posizione comune all'nterno dell'universo. E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
A me "vedere le cose da un unico comune punto di vista" fa pensare a tutto tranne che a un concetto relativo. O meglio... mi pare un concetto relativo esteso ad una collettività di 6 miliardi di persone.
Cita da lairbox su 9 Febbraio 2005, 17:03Concordo molto con Morole-playerheus, comunque noto che molte persone postano qui senza neanche aver letto i messaggi precedenti. Mi sembrava di essere abbastanza chiaro quando ho postato il messaggio.
Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.
Molti di voi stanno confondendo l'assoluto col relativo di massa, poichè anche se una cosa piace a tante persone essa rimane relativa a quel gruppo di persone. La piramide di Cheope a me piace, ma essa piace relativamente a me come ad altre persone in modo diverso, non in modo assoluto... Sono due concetti assai differenti....
Mentre la parola assoluto è abbinabile al totale, relativo si abbina al particolare...
Non c'è via di uscita... anche questo pensiero che secondo me è assoluta, per voi potrebbe essere relativo... poichè è personale. E non ditemi che sono stato contorto.. hehhe... :devil:
Concordo molto con Morole-playerheus, comunque noto che molte persone postano qui senza neanche aver letto i messaggi precedenti. Mi sembrava di essere abbastanza chiaro quando ho postato il messaggio.
Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.
Molti di voi stanno confondendo l'assoluto col relativo di massa, poichè anche se una cosa piace a tante persone essa rimane relativa a quel gruppo di persone. La piramide di Cheope a me piace, ma essa piace relativamente a me come ad altre persone in modo diverso, non in modo assoluto... Sono due concetti assai differenti....
Mentre la parola assoluto è abbinabile al totale, relativo si abbina al particolare...
Non c'è via di uscita... anche questo pensiero che secondo me è assoluta, per voi potrebbe essere relativo... poichè è personale. E non ditemi che sono stato contorto.. hehhe... :devil:
Cita da Jestas su 9 Febbraio 2005, 17:51E allora nn ho capito sta frase
Per me le cose obbiettive, torno a ripetere, sono tali in quanto abbiamo tutti dele caratteristiche comuni e una posizione comune all'nterno dell'universo. E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
A me "vedere le cose da un unico comune punto di vista" fa pensare a tutto tranne che a un concetto relativo. O meglio... mi pare un concetto relativo esteso ad una collettività di 6 miliardi di persone.
intendevo dire che anche le cose obbiettive di cui parliamo, da un punto di vista molto trascendentale perdono di obbiettività, cioè se noi potessimo prescindere dai limiti fisici che senz'altro abbiamo rispetto ad altre entità cosmiche, perdonatemi se mi spiego male ^_^ la mia visione è totalmente relativista, ammetto che esistono cose apparentemente obbiettive e che ci ispirano in quanto "cosmiche", come l'ordine delle cose che ci suggeriscono gli armonici, PHI e altre costanti, ma il loro essere obbiettive è in realtà relativo al fatto che nei nostri limiti, tutti, non possiamo che vederle dallo stesso punto di vista (eccetto che con l'immaginazione)
E allora nn ho capito sta frase
Per me le cose obbiettive, torno a ripetere, sono tali in quanto abbiamo tutti dele caratteristiche comuni e una posizione comune all'nterno dell'universo. E quindi non possiamo che vedere certe cose da un unico, comune punto di vista.
A me "vedere le cose da un unico comune punto di vista" fa pensare a tutto tranne che a un concetto relativo. O meglio... mi pare un concetto relativo esteso ad una collettività di 6 miliardi di persone.
intendevo dire che anche le cose obbiettive di cui parliamo, da un punto di vista molto trascendentale perdono di obbiettività, cioè se noi potessimo prescindere dai limiti fisici che senz'altro abbiamo rispetto ad altre entità cosmiche, perdonatemi se mi spiego male ^_^ la mia visione è totalmente relativista, ammetto che esistono cose apparentemente obbiettive e che ci ispirano in quanto "cosmiche", come l'ordine delle cose che ci suggeriscono gli armonici, PHI e altre costanti, ma il loro essere obbiettive è in realtà relativo al fatto che nei nostri limiti, tutti, non possiamo che vederle dallo stesso punto di vista (eccetto che con l'immaginazione)
Cita da Adrena su 10 Febbraio 2005, 10:04...
Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.Molti di voi stanno confondendo l'assoluto col relativo di massa, poichè anche se una cosa piace a tante persone essa rimane relativa a quel gruppo di persone. La piramide di Cheope a me piace, ma essa piace relativamente a me come ad altre persone in modo diverso, non in modo assoluto... Sono due concetti assai differenti....
...Attenzione Lairbox, io non sto parlando nè di "piacere" nè di gusto personale.
La piramide di Cheope ti può piacere o no, è indifferente, questo è solo l'aspetto soggettivo delle emozioni o sensazioni che, purtroppo, ogni cosa osservata dall'uomo scatena nell'osservatore stesso.
Ovviamente, essendo una reazione personale, questa è indiscutibilmente "soggettiva", "relativa".Se io, guardando la piramide di Cheope, riesco a leggerla come se fosse un'enciclopedia che racchiude le regole matematiche delle relazioni celesti, o la perfezione di Phi, o ancora l'influenza sull'uomo dei campi magnetici piezoelettrici; allora non sto più guardando il suo aspetto soggettivo.
Questo contenuto va al di là del fatto che la piramide mi piaccia o meno, tutte queste nozioni (e non solo queste..). sono presenti in modo assoluto, indiscutibile.Provo con un esempio più semplice:
"Elio e le storie tese."
Ti possono piacere le loro canzoni oppure no, questo è relativo e dipende solamente dal tuo personale gusto musicale.
Qual'è l'aspetto assoluto'
La loro tecnica.
Sono indiscutibilmente dei maestri, al punto tale da potersi permettere di suonare un loro pezzo raddoppiandone il tempo (San Remo - La terra dei Cachi, suonata TUTTA in un solo minuto).
Personalmente, quindi "relativo a me stesso", non mi piacciono più di tanto e non li ascolto quasi mai.Non so se sono riuscito a spiegarmi meglio...
Saluti.
...
Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.Molti di voi stanno confondendo l'assoluto col relativo di massa, poichè anche se una cosa piace a tante persone essa rimane relativa a quel gruppo di persone. La piramide di Cheope a me piace, ma essa piace relativamente a me come ad altre persone in modo diverso, non in modo assoluto... Sono due concetti assai differenti....
...
Attenzione Lairbox, io non sto parlando nè di "piacere" nè di gusto personale.
La piramide di Cheope ti può piacere o no, è indifferente, questo è solo l'aspetto soggettivo delle emozioni o sensazioni che, purtroppo, ogni cosa osservata dall'uomo scatena nell'osservatore stesso.
Ovviamente, essendo una reazione personale, questa è indiscutibilmente "soggettiva", "relativa".
Se io, guardando la piramide di Cheope, riesco a leggerla come se fosse un'enciclopedia che racchiude le regole matematiche delle relazioni celesti, o la perfezione di Phi, o ancora l'influenza sull'uomo dei campi magnetici piezoelettrici; allora non sto più guardando il suo aspetto soggettivo.
Questo contenuto va al di là del fatto che la piramide mi piaccia o meno, tutte queste nozioni (e non solo queste..). sono presenti in modo assoluto, indiscutibile.
Provo con un esempio più semplice:
"Elio e le storie tese."
Ti possono piacere le loro canzoni oppure no, questo è relativo e dipende solamente dal tuo personale gusto musicale.
Qual'è l'aspetto assoluto'
La loro tecnica.
Sono indiscutibilmente dei maestri, al punto tale da potersi permettere di suonare un loro pezzo raddoppiandone il tempo (San Remo - La terra dei Cachi, suonata TUTTA in un solo minuto).
Personalmente, quindi "relativo a me stesso", non mi piacciono più di tanto e non li ascolto quasi mai.
Non so se sono riuscito a spiegarmi meglio...
Saluti.
Cita da Boomer su 10 Febbraio 2005, 10:51Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.
Beh, ma anche le regole matematiche non sono altro che interole-playerretazioni soggettive di massa di eventi a cui noi attribuiamo un valore assoluto.
per quanto a noi sembrino costanti, prevedibili e immutabili nel tempo, come possiamo essere sicuri di aver dato un'interole-playerretazione assoluta e corretta della matematica'
Ripeto: quando una cosa viene vista da parte di un soggetto è soggettiva e tale rimane. Per le cose che sono aldifuori della soggettività di una persona, come le regole matematiche che scandiscono e giocano con la natura, persino le alterazioni chimiche che ci portando ad una decisione, seguono precise regole matematiche. Questo è assoluto.
Beh, ma anche le regole matematiche non sono altro che interole-playerretazioni soggettive di massa di eventi a cui noi attribuiamo un valore assoluto.
per quanto a noi sembrino costanti, prevedibili e immutabili nel tempo, come possiamo essere sicuri di aver dato un'interole-playerretazione assoluta e corretta della matematica'
Cita da lairbox su 10 Febbraio 2005, 22:06Per Boomer...
Io intendo le regole matematiche in senso assoluto, ci sono regole matematiche che regolano il movimento delle foglie, algoritmi che controllano la complessità di un systema, queste regole sono sempre valide e fanno muovere l'universo... che noi facciamo poi fatica a trovarle è tutto un'altro discorso... noi non siamo sicuri delle regole matematiche abbinate alla fisica, ma allo stesso tempo siamo sicuri che queste regole esistono, l'unica cosa è che tengono conto di talmente tante variabili che i nostri primordiali systemi di misurazione non riescono a creare un gioco causa effetto preciso, cioè uno schema, una regola che funzioni con precisione sempre, questo è naturale... non confondere quello che fa l'uomo con quello che esiste nell'universo... sono discorsi differenti, poiche in questo caso hai tirato in causa regole e funzioni trovate da esseri umani...
>Attenzione Lairbox, io non sto parlando nè di "piacere" nè di gusto >personale.
>La piramide di Cheope ti può piacere o no, è indifferente, questo è >solo l'aspetto soggettivo delle emozioni o sensazioni che, purtroppo, >ogni cosa osservata dall'uomo scatena nell'osservatore stesso.
>Ovviamente, essendo una reazione personale, questa è i>ndiscutibilmente "soggettiva", "relativa".>Se io, guardando la piramide di Cheope, riesco a leggerla come se >fosse un'enciclopedia che racchiude le regole matematiche delle >relazioni celesti, o la perfezione di Phi, o ancora l'influenza sull'uomo dei >campi magnetici piezoelettrici; allora non sto più guardando il suo >aspetto soggettivo.
>Questo contenuto va al di là del fatto che la piramide mi piaccia o >meno, tutte queste nozioni (e non solo queste..). sono presenti in modo >assoluto, indiscutibile.Spiacente pa tu stai guardando sempre il suo aspetto soggettivo... Ti spiego se tu fai vedere la piramide ad un bambino egli ti dirà ma quando andiamo via' E se gli spieghi che dentro ci sono nascoste delle proporzioni cosmiche egli ti può rispondere... dammi un gelato...
Tutto è soggettivo e anche il riconoscere una certa perfezione della piramide dimostra comunque da parte tua un interesse ed un certo piacere nell'osservarla... ma non sarà mai un'opera assoluta, nell'universo del bambino la piramide non esiste neppure... per quello che non si può dire che essa sia assoluta, nel particolare non ci potrai mai trovare l'assoluto... Non siamo noi a poter giàdicare se qualcosa ha un significato assoluto, perchè se lo facciamo commettiamo un'errore, si tratta pur sempre di un parere soggettivo.1+1 fa 2... secondo me si... fino a prova contraria...ma rimane sempre un'opinione soggettiva...
Per l'universo 1+1 fa 2. Indubbiamente... sennò non funzionerebbe e non esisteremmo.
Per Boomer...
Io intendo le regole matematiche in senso assoluto, ci sono regole matematiche che regolano il movimento delle foglie, algoritmi che controllano la complessità di un systema, queste regole sono sempre valide e fanno muovere l'universo... che noi facciamo poi fatica a trovarle è tutto un'altro discorso... noi non siamo sicuri delle regole matematiche abbinate alla fisica, ma allo stesso tempo siamo sicuri che queste regole esistono, l'unica cosa è che tengono conto di talmente tante variabili che i nostri primordiali systemi di misurazione non riescono a creare un gioco causa effetto preciso, cioè uno schema, una regola che funzioni con precisione sempre, questo è naturale... non confondere quello che fa l'uomo con quello che esiste nell'universo... sono discorsi differenti, poiche in questo caso hai tirato in causa regole e funzioni trovate da esseri umani...
>Attenzione Lairbox, io non sto parlando nè di "piacere" nè di gusto >personale.
>La piramide di Cheope ti può piacere o no, è indifferente, questo è >solo l'aspetto soggettivo delle emozioni o sensazioni che, purtroppo, >ogni cosa osservata dall'uomo scatena nell'osservatore stesso.
>Ovviamente, essendo una reazione personale, questa è i>ndiscutibilmente "soggettiva", "relativa".
>Se io, guardando la piramide di Cheope, riesco a leggerla come se >fosse un'enciclopedia che racchiude le regole matematiche delle >relazioni celesti, o la perfezione di Phi, o ancora l'influenza sull'uomo dei >campi magnetici piezoelettrici; allora non sto più guardando il suo >aspetto soggettivo.
>Questo contenuto va al di là del fatto che la piramide mi piaccia o >meno, tutte queste nozioni (e non solo queste..). sono presenti in modo >assoluto, indiscutibile.
Spiacente pa tu stai guardando sempre il suo aspetto soggettivo... Ti spiego se tu fai vedere la piramide ad un bambino egli ti dirà ma quando andiamo via' E se gli spieghi che dentro ci sono nascoste delle proporzioni cosmiche egli ti può rispondere... dammi un gelato...
Tutto è soggettivo e anche il riconoscere una certa perfezione della piramide dimostra comunque da parte tua un interesse ed un certo piacere nell'osservarla... ma non sarà mai un'opera assoluta, nell'universo del bambino la piramide non esiste neppure... per quello che non si può dire che essa sia assoluta, nel particolare non ci potrai mai trovare l'assoluto... Non siamo noi a poter giàdicare se qualcosa ha un significato assoluto, perchè se lo facciamo commettiamo un'errore, si tratta pur sempre di un parere soggettivo.
1+1 fa 2... secondo me si... fino a prova contraria...ma rimane sempre un'opinione soggettiva...
Per l'universo 1+1 fa 2. Indubbiamente... sennò non funzionerebbe e non esisteremmo.
Cita da Boomer su 10 Febbraio 2005, 22:18Per Boomer...
Io intendo le regole matematiche in senso assoluto, ci sono regole matematiche che regolano il movimento delle foglie, algoritmi che controllano la complessità di un systema, queste regole sono sempre valide e fanno muovere l'universo... che noi facciamo poi fatica a trovarle è tutto un'altro discorso... noi non siamo sicuri delle regole matematiche abbinate alla fisica, ma allo stesso tempo siamo sicuri che queste regole esistono, l'unica cosa è che tengono conto di talmente tante variabili che i nostri primordiali systemi di misurazione non riescono a creare un gioco causa effetto preciso, cioè uno schema, una regola che funzioni con precisione sempre, questo è naturale... non confondere quello che fa l'uomo con quello che esiste nell'universo... sono discorsi differenti, poiche in questo caso hai tirato in causa regole e funzioni trovate da esseri umani...
sono perfettamente d'accordo.
Infatti quello di cui dubito non è l'esistenza delle leggi matematiche nella natura e nell'universo, ma proprio della nostra attuale consapevolezza di queste leggi.
il fatto che esistano è un dato di fatto assoluto, il fatto che noi le conosciamo è relativo, il fatto che noi pensiamo di conoscerle è soggettivo.
Per Boomer...
Io intendo le regole matematiche in senso assoluto, ci sono regole matematiche che regolano il movimento delle foglie, algoritmi che controllano la complessità di un systema, queste regole sono sempre valide e fanno muovere l'universo... che noi facciamo poi fatica a trovarle è tutto un'altro discorso... noi non siamo sicuri delle regole matematiche abbinate alla fisica, ma allo stesso tempo siamo sicuri che queste regole esistono, l'unica cosa è che tengono conto di talmente tante variabili che i nostri primordiali systemi di misurazione non riescono a creare un gioco causa effetto preciso, cioè uno schema, una regola che funzioni con precisione sempre, questo è naturale... non confondere quello che fa l'uomo con quello che esiste nell'universo... sono discorsi differenti, poiche in questo caso hai tirato in causa regole e funzioni trovate da esseri umani...
sono perfettamente d'accordo.
Infatti quello di cui dubito non è l'esistenza delle leggi matematiche nella natura e nell'universo, ma proprio della nostra attuale consapevolezza di queste leggi.
il fatto che esistano è un dato di fatto assoluto, il fatto che noi le conosciamo è relativo, il fatto che noi pensiamo di conoscerle è soggettivo.
Cita da Adrena su 12 Febbraio 2005, 9:52Spiacente pa tu stai guardando sempre il suo aspetto soggettivo... Ti spiego se tu fai vedere la piramide ad un bambino egli ti dirà ma quando andiamo via' E se gli spieghi che dentro ci sono nascoste delle proporzioni cosmiche egli ti può rispondere... dammi un gelato...
Tutto è soggettivo e anche il riconoscere una certa perfezione della piramide dimostra comunque da parte tua un interesse ed un certo piacere nell'osservarla... ma non sarà mai un'opera assoluta, nell'universo del bambino la piramide non esiste neppure... per quello che non si può dire che essa sia assoluta, nel particolare non ci potrai mai trovare l'assoluto... Non siamo noi a poter giàdicare se qualcosa ha un significato assoluto, perchè se lo facciamo commettiamo un'errore, si tratta pur sempre di un parere soggettivo.1+1 fa 2... secondo me si... fino a prova contraria...ma rimane sempre un'opinione soggettiva...
Per l'universo 1+1 fa 2. Indubbiamente... sennò non funzionerebbe e non esisteremmo.
Sai Lairbox, credo di doverti dare ragione.
Nel corso di questo post ho citato, dandole una mia interole-playerretazione, la suddivisione dell'arte fatta da Gurdjieff.
Ebbene, grazie a questa discussione, mi avete fatto sorgere dei dubbi... così sono andato a cercare quel testo, scoprendo di non essere riuscito a comprenderlo appieno.
Eh si che mi avevano avvisato... mi avevano detto che quel libro era da leggere e rileggere e che si sarebbe capito sempre in modo più profondo...Ed anche questa è stata un'altra occasione di crescita.
Ragazzi, grazie a tutti. Davvero.Per quel che riguarda la matematica, credo sia l'esempio di un linguaggio di comunicazione globale.
Non importa se gli interlocutori sono uno indiano e uno tedesco (sono esempi... sia chiaro..). 1+1=2 lo capiscono perfettamente entrambi.Saluti.
Spiacente pa tu stai guardando sempre il suo aspetto soggettivo... Ti spiego se tu fai vedere la piramide ad un bambino egli ti dirà ma quando andiamo via' E se gli spieghi che dentro ci sono nascoste delle proporzioni cosmiche egli ti può rispondere... dammi un gelato...
Tutto è soggettivo e anche il riconoscere una certa perfezione della piramide dimostra comunque da parte tua un interesse ed un certo piacere nell'osservarla... ma non sarà mai un'opera assoluta, nell'universo del bambino la piramide non esiste neppure... per quello che non si può dire che essa sia assoluta, nel particolare non ci potrai mai trovare l'assoluto... Non siamo noi a poter giàdicare se qualcosa ha un significato assoluto, perchè se lo facciamo commettiamo un'errore, si tratta pur sempre di un parere soggettivo.1+1 fa 2... secondo me si... fino a prova contraria...ma rimane sempre un'opinione soggettiva...
Per l'universo 1+1 fa 2. Indubbiamente... sennò non funzionerebbe e non esisteremmo.
Sai Lairbox, credo di doverti dare ragione.
Nel corso di questo post ho citato, dandole una mia interole-playerretazione, la suddivisione dell'arte fatta da Gurdjieff.
Ebbene, grazie a questa discussione, mi avete fatto sorgere dei dubbi... così sono andato a cercare quel testo, scoprendo di non essere riuscito a comprenderlo appieno.
Eh si che mi avevano avvisato... mi avevano detto che quel libro era da leggere e rileggere e che si sarebbe capito sempre in modo più profondo...
Ed anche questa è stata un'altra occasione di crescita.
Ragazzi, grazie a tutti. Davvero.
Per quel che riguarda la matematica, credo sia l'esempio di un linguaggio di comunicazione globale.
Non importa se gli interlocutori sono uno indiano e uno tedesco (sono esempi... sia chiaro..). 1+1=2 lo capiscono perfettamente entrambi.
Saluti.