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'V PER VENDETTA' DEI WACHOWSKI E JAMES MCTEIGUE
Cita da Adam_Burton su 6 Aprile 2006, 11:09eheheh ci avrei scommesso....
eheheh ci avrei scommesso....
Cita da Jestas su 6 Aprile 2006, 11:31su cosa'
su cosa'
Cita da Adam_Burton su 6 Aprile 2006, 13:03Avevo già letto i pareri sul film di morole-playerheus, e avrei scommesso su una tua disamina punto per punto come quella che hai fatto.
No parlo del contenuto della disamina, ma del fatto in se stesso.
Sui contenuti ad esempio io sono in accordo su qualcuno con te e su altri con morole-playerheus, in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
Avevo già letto i pareri sul film di morole-playerheus, e avrei scommesso su una tua disamina punto per punto come quella che hai fatto.
No parlo del contenuto della disamina, ma del fatto in se stesso.
Sui contenuti ad esempio io sono in accordo su qualcuno con te e su altri con morole-playerheus, in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
Cita da Jestas su 6 Aprile 2006, 13:09Avevo già letto i pareri sul film di morole-playerheus
sul suo blog' link'
Sui contenuti ad esempio io sono in accordo su qualcuno con te e su altri con morole-playerheus
spiegare prego 🙂
Avevo già letto i pareri sul film di morole-playerheus
sul suo blog' link'
Sui contenuti ad esempio io sono in accordo su qualcuno con te e su altri con morole-playerheus
spiegare prego 🙂
Cita da Adam_Burton su 6 Aprile 2006, 14:01ok vado con la disamina
![]()
Sono d'accordo con morole-playerh sul fatto che la violenza non è giàstificabile, a volte può essere il mezzo migliore e veloce per ragggiàngere uno scopo, e forse l'unico modo, ma questo solo perche il dialogo e la ragione hanno cessato di esistere, ma utilizzando la via della violenza alla fine si scende allo stesso livello dei carnefici. Insomma un pò come evey contesto questa via, ma se mi dovessi trovare nel mezzo di una situazione simile in fondo la passione prevarrebbe.
c'è edificio ed edificio, non puoi certo dire che a V non interessasse il patrimonio culturale della nazione, era piuttosto al regime che interessava distruggerlo ^_^ lui nel suo piccolo lo preserva
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piuù rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
beh, certo, vedi il finale del film, i militari senza più capi di partito non se la sentono di sparare sulla folla, e con Evey (e questo si capisce più dal fumetto, dove è esplicito, o anche dalla novellizazione, che ha un dialogo finale fra V e Evey favoloso) comincia un nuovo mondo basato sulle rose più che sulle bombe (nel film V accenna a nuovo e vecchio mondo quando muore, ma il resto non è esplicitato)
Insomma non credo che il messaggio finale sia che è sempre utile la rivoluzione violenta, ma in certi frangenti si, e ad ogni modo è importante preservare, ricordare, le idee e la cultura di ogni genere
Io penso che il messaggio del film sia che l'odio senza amore, porta solo alla violenza, se V non avesse incontrato Evey avrebbe fatto la sua rivoluzione comunque, ma non sarebbe evoluto, Evey gli mostra che si può andare oltre all'odio, e che l'odio è un passaggio, necessario alla maturazione, perchè sebbene l'odio possa risvegliare, di sicuro senza controllo acceca, e chi odia solamente non vede futuro, (... può cambiare il mondo... vorrei veramente che ciò avvenisse, ma tutte le volte che ho visto cambiare il mondo è stato in peggio).
E così arriviamo a giàstificare l'attacco terroristico alle Torri Gemelle, in quanto simbolo di un potere ormai incontrastato.
Su questo non sono daccordo con morole-playerheus, perchè penso che chi vedendo il film pensasse questo, si soffermerebbe alla superficie, il distruggere un simbolo della giàstizia, un simpbolo del potere, come fa V al limite potrebbe giàstificare la metafora di un attentato al pentagono, alla casa bianca, ossia ai vertici di un popolo.
Piuttosto penso che la metafora di un attentato alle torri gemelee sia da ricercare negli attentati biologici fatti dal governo a three waters alla st.mary e alla metropolitana, che nel film invece vengono biasimati proprio perche colpiscono innocenti per solo per dare potere a chi non lo avrebbe in condizioni normali.I cittadini non dovrebbero aver paura dei propri governi. I governi dovrebbero temere i cittadini. Così mormora Hugo Weaving dietro alla maschera di V.
Ma se il primo assunto è sacrosanto, perché dovrebbe esserlo il secondo'perchè la posizione di potere genera oneri ma anche molti onori e possibilità di approfittarsene, ed è giàsto che siano i cittadini a tenere gli occhi aperti su chi manovra la propria esistenza, in una misura o nell'altra
Su questo punto sono d'accordo con morole-playerheus, o meglio io credo che nessuno ne cittadini ne governi dovrebbero avere paura, perchè si ha paura di quello che non si conosce, di quello che è diverso, e per citare un piccolo grande essere verde... La paura porta all'odio, l'odio alla sofferenza.
Non ci dovrebbe essere smplicemente paura.CI sarebbero altre cose ma ora e tardi, magari stasera.....
ok vado con la disamina
Sono d'accordo con morole-playerh sul fatto che la violenza non è giàstificabile, a volte può essere il mezzo migliore e veloce per ragggiàngere uno scopo, e forse l'unico modo, ma questo solo perche il dialogo e la ragione hanno cessato di esistere, ma utilizzando la via della violenza alla fine si scende allo stesso livello dei carnefici. Insomma un pò come evey contesto questa via, ma se mi dovessi trovare nel mezzo di una situazione simile in fondo la passione prevarrebbe.
c'è edificio ed edificio, non puoi certo dire che a V non interessasse il patrimonio culturale della nazione, era piuttosto al regime che interessava distruggerlo ^_^ lui nel suo piccolo lo preserva
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piuù rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
beh, certo, vedi il finale del film, i militari senza più capi di partito non se la sentono di sparare sulla folla, e con Evey (e questo si capisce più dal fumetto, dove è esplicito, o anche dalla novellizazione, che ha un dialogo finale fra V e Evey favoloso) comincia un nuovo mondo basato sulle rose più che sulle bombe (nel film V accenna a nuovo e vecchio mondo quando muore, ma il resto non è esplicitato)
Insomma non credo che il messaggio finale sia che è sempre utile la rivoluzione violenta, ma in certi frangenti si, e ad ogni modo è importante preservare, ricordare, le idee e la cultura di ogni genere
Io penso che il messaggio del film sia che l'odio senza amore, porta solo alla violenza, se V non avesse incontrato Evey avrebbe fatto la sua rivoluzione comunque, ma non sarebbe evoluto, Evey gli mostra che si può andare oltre all'odio, e che l'odio è un passaggio, necessario alla maturazione, perchè sebbene l'odio possa risvegliare, di sicuro senza controllo acceca, e chi odia solamente non vede futuro, (... può cambiare il mondo... vorrei veramente che ciò avvenisse, ma tutte le volte che ho visto cambiare il mondo è stato in peggio).
E così arriviamo a giàstificare l'attacco terroristico alle Torri Gemelle, in quanto simbolo di un potere ormai incontrastato.
Su questo non sono daccordo con morole-playerheus, perchè penso che chi vedendo il film pensasse questo, si soffermerebbe alla superficie, il distruggere un simbolo della giàstizia, un simpbolo del potere, come fa V al limite potrebbe giàstificare la metafora di un attentato al pentagono, alla casa bianca, ossia ai vertici di un popolo.
Piuttosto penso che la metafora di un attentato alle torri gemelee sia da ricercare negli attentati biologici fatti dal governo a three waters alla st.mary e alla metropolitana, che nel film invece vengono biasimati proprio perche colpiscono innocenti per solo per dare potere a chi non lo avrebbe in condizioni normali.
I cittadini non dovrebbero aver paura dei propri governi. I governi dovrebbero temere i cittadini. Così mormora Hugo Weaving dietro alla maschera di V.
Ma se il primo assunto è sacrosanto, perché dovrebbe esserlo il secondo'
perchè la posizione di potere genera oneri ma anche molti onori e possibilità di approfittarsene, ed è giàsto che siano i cittadini a tenere gli occhi aperti su chi manovra la propria esistenza, in una misura o nell'altra
Su questo punto sono d'accordo con morole-playerheus, o meglio io credo che nessuno ne cittadini ne governi dovrebbero avere paura, perchè si ha paura di quello che non si conosce, di quello che è diverso, e per citare un piccolo grande essere verde... La paura porta all'odio, l'odio alla sofferenza.
Non ci dovrebbe essere smplicemente paura.
CI sarebbero altre cose ma ora e tardi, magari stasera.....
Cita da Jestas su 6 Aprile 2006, 14:41Sono d'accordo con morole-playerh sul fatto che la violenza non è giàstificabile
ma anch'io, con le dovute eccezioni. Mettiti nei panni di chi vive davvero un mondo del genere. No alla violenza, si alla leggittima difesa, e quando è troppo è troppo
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piu rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
qua proprio non capisco che vuoi dire 😯 nell'ultimo pezzo ti sei perso un pò mi sa, o ti sei scordato qualche parola, boh...
Io penso che il messaggio del film sia che l'odio senza amore, porta solo alla violenza, se V non avesse incontrato Evey avrebbe fatto la sua rivoluzione comunque, ma non sarebbe evoluto, Evey gli mostra che si può andare oltre all'odio, e che l'odio è un passaggio, necessario alla maturazione, perchè sebbene l'odio possa risvegliare, di sicuro senza controllo acceca, e chi odia solamente non vede futuro, (... può cambiare il mondo... vorrei veramente che ciò avvenisse, ma tutte le volte che ho visto cambiare il mondo è stato in peggio).
certo, siamo d'accordo su quest, anche se non si riduce tutto solo a questo
Piuttosto penso che la metafora di un attentato alle torri gemelee sia da ricercare negli attentati biologici fatti dal governo a three waters alla st.mary e alla metropolitana, che nel film invece vengono biasimati proprio perche colpiscono innocenti per solo per dare potere a chi non lo avrebbe in condizioni normali.
già, e probabilmente, come ho detto, c'è pure un'allusione alle teorie cospirazioniste sulle torri gemelle, vedi http://reopen911.org
io credo che nessuno ne cittadini ne governi dovrebbero avere paura, perchè si ha paura di quello che non si conosce, di quello che è diverso, e per citare un piccolo grande essere verde... La paura porta all'odio, l'odio alla sofferenza.
Non ci dovrebbe essere smplicemente paura.bah, non è così semplice, i governi e i popoli purtroppo non sono come pecore e pastori, sono tutti lupi e pecore allo stesso tempo, ma chi ha il coltello dalla parte del manico deve stare bene attento...
Sono d'accordo con morole-playerh sul fatto che la violenza non è giàstificabile
ma anch'io, con le dovute eccezioni. Mettiti nei panni di chi vive davvero un mondo del genere. No alla violenza, si alla leggittima difesa, e quando è troppo è troppo
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piu rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
qua proprio non capisco che vuoi dire 😯 nell'ultimo pezzo ti sei perso un pò mi sa, o ti sei scordato qualche parola, boh...
Io penso che il messaggio del film sia che l'odio senza amore, porta solo alla violenza, se V non avesse incontrato Evey avrebbe fatto la sua rivoluzione comunque, ma non sarebbe evoluto, Evey gli mostra che si può andare oltre all'odio, e che l'odio è un passaggio, necessario alla maturazione, perchè sebbene l'odio possa risvegliare, di sicuro senza controllo acceca, e chi odia solamente non vede futuro, (... può cambiare il mondo... vorrei veramente che ciò avvenisse, ma tutte le volte che ho visto cambiare il mondo è stato in peggio).
certo, siamo d'accordo su quest, anche se non si riduce tutto solo a questo
Piuttosto penso che la metafora di un attentato alle torri gemelee sia da ricercare negli attentati biologici fatti dal governo a three waters alla st.mary e alla metropolitana, che nel film invece vengono biasimati proprio perche colpiscono innocenti per solo per dare potere a chi non lo avrebbe in condizioni normali.
già, e probabilmente, come ho detto, c'è pure un'allusione alle teorie cospirazioniste sulle torri gemelle, vedi http://reopen911.org
io credo che nessuno ne cittadini ne governi dovrebbero avere paura, perchè si ha paura di quello che non si conosce, di quello che è diverso, e per citare un piccolo grande essere verde... La paura porta all'odio, l'odio alla sofferenza.
Non ci dovrebbe essere smplicemente paura.
bah, non è così semplice, i governi e i popoli purtroppo non sono come pecore e pastori, sono tutti lupi e pecore allo stesso tempo, ma chi ha il coltello dalla parte del manico deve stare bene attento...
Cita da Ballard su 6 Aprile 2006, 15:35Concordo con Jestas.
Concordo con Jestas.
Cita da Adam_Burton su 6 Aprile 2006, 16:15Quindi avevo ragione :
in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
EDIT:
PS
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piu rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
intendo dire che se distruggi un simbolo, non rimane piu traccia di quel simbolo, e col passare del tempo non ce nulla di fisico a testimoniare quello che rappresentava. E quando non c'è memeoria di una cosa beh chi viene dopo può pensare che non sia mai esistita.
Quindi avevo ragione :
in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
EDIT:
PS
comunque si tratta sempre di una distruzione, quindi di una perdita, un pò come può essere la distruzione del corano nel film, la distruzione dell'edificio in se porta alla distruzione del simbolo che esso rappresenta, ed un simbolo distrutto non ha memoria, semplicemente cessa di esistere, non può piu rappresentare il simbolo, ma anche la memoria di esso.
intendo dire che se distruggi un simbolo, non rimane piu traccia di quel simbolo, e col passare del tempo non ce nulla di fisico a testimoniare quello che rappresentava. E quando non c'è memeoria di una cosa beh chi viene dopo può pensare che non sia mai esistita.
Cita da Ballard su 6 Aprile 2006, 18:33Bè noi la Bastiglia ce la ricordiamo ancora mi pare...
Bè noi la Bastiglia ce la ricordiamo ancora mi pare...
Cita da Jestas su 6 Aprile 2006, 18:55Quindi avevo ragione :
in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
perdonami ma pure qui nonriesco a capirti, sarà che oggi sono rincoglionito dalla febbre...
intendo dire che se distruggi un simbolo, non rimane piu traccia di quel simbolo, e col passare del tempo non ce nulla di fisico a testimoniare quello che rappresentava. E quando non c'è memeoria di una cosa beh chi viene dopo può pensare che non sia mai esistita.
Beh, è importante l'effetto immediato. Poi c'è da considerare il fatto che normalmente in inghilterra il 5 novembre è "bonfire night", e ci sononormalmente ifuochid'artificio ^_^ diciamo che V ha voluto "speziare" un pò di più la cosa e ridargli significat
Quindi avevo ragione :
in sostenza direi che la sceneggiatura dei wacho ancora una volta ha fatto centro, non una visione univoca ma multipla, dalla quale sorge un pò l'ideale del film l'unicità contrapposta alla moltitudine vuota della massa,della folla, uno e non nessuno.
perdonami ma pure qui nonriesco a capirti, sarà che oggi sono rincoglionito dalla febbre...
intendo dire che se distruggi un simbolo, non rimane piu traccia di quel simbolo, e col passare del tempo non ce nulla di fisico a testimoniare quello che rappresentava. E quando non c'è memeoria di una cosa beh chi viene dopo può pensare che non sia mai esistita.
Beh, è importante l'effetto immediato. Poi c'è da considerare il fatto che normalmente in inghilterra il 5 novembre è "bonfire night", e ci sononormalmente ifuochid'artificio ^_^ diciamo che V ha voluto "speziare" un pò di più la cosa e ridargli significat