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'V PER VENDETTA' DEI WACHOWSKI E JAMES MCTEIGUE
Cita da morpheus su 19 Aprile 2006, 21:56Ho acquistato il fumetto. Mi dicono che è diverso dal film...
Vi saprò dire le impressioni fra qualche giorno 😛
Ho acquistato il fumetto. Mi dicono che è diverso dal film...
Vi saprò dire le impressioni fra qualche giorno 😛
Cita da Jestas su 20 Aprile 2006, 0:05è molto diverso, ma sostanzialmente molto simile, ne riparliamo quando hai finito
è molto diverso, ma sostanzialmente molto simile, ne riparliamo quando hai finito
Cita da hard1 su 20 Aprile 2006, 9:08Ho acquistato il fumetto. Mi dicono che è diverso dal film...
Quanto può essere diverso il libro LOTR dal film. 🙂
Ho acquistato il fumetto. Mi dicono che è diverso dal film...
Quanto può essere diverso il libro LOTR dal film. 🙂
Cita da mrmean su 20 Aprile 2006, 18:17Finalmente mi sono visto "V" :thebest:
Sono stato al Madison, a Roma, e sapete in quanti eravamo a vederlo' Beh, io ve lo dico: eravamo in 6(sei) 🙁
Il film l'ho trovato molto interessante, anche se dovrò rivedermelo per riuscire a captare tutte le varie sfumature...
Devo dire però che alcuni pezzi sono un pò vaghi, ma se facciamo un topic in cui è previsto lo spoiler ne possiamo parlare...
A parte qualche mancato sfruttamento di intensità, per il resto mi è piaciuto molto.
Finalmente mi sono visto "V" :thebest:
Sono stato al Madison, a Roma, e sapete in quanti eravamo a vederlo' Beh, io ve lo dico: eravamo in 6(sei) 🙁
Il film l'ho trovato molto interessante, anche se dovrò rivedermelo per riuscire a captare tutte le varie sfumature...
Devo dire però che alcuni pezzi sono un pò vaghi, ma se facciamo un topic in cui è previsto lo spoiler ne possiamo parlare...
A parte qualche mancato sfruttamento di intensità, per il resto mi è piaciuto molto.
Cita da Jestas su 20 Aprile 2006, 18:40già esiste il topic con gli spoiler, cerca bene 😉
già esiste il topic con gli spoiler, cerca bene 😉
Cita da mrmean su 21 Aprile 2006, 10:46:-_-:
:-_-:
Cita da Jestas su 21 Aprile 2006, 11:41è tipo ilsesto o settimo in lista :-_-: alla gente pesa proprio il cervello a usare gli occhi.. o i search engine... eeeeh, vabbè... http://www.whatisthematrix.it/postt2200.html tiè, su un piatto d'argento :morole-playerh:
è tipo ilsesto o settimo in lista :-_-: alla gente pesa proprio il cervello a usare gli occhi.. o i search engine... eeeeh, vabbè... http://www.whatisthematrix.it/postt2200.html tiè, su un piatto d'argento :morole-playerh:
Cita da Navar su 28 Aprile 2006, 11:09Posto qui la mia recensione direttamente dal forum di Yavin 4. E poi mi metto in pari con i vostri commenti! 🙂
V per Vendetta, ***** su 5. (SPOILER OVUNQUE)
Mi sono concesso ieri sera la seconda visione, per essere sicuro di non essermi fatto prendere dall'entusiasmo.
Ecco, non mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, proprio no.
Da dove si comincia per un film così'
Io inizio dicendo che non è tutto bianco e nero, tutt'altro.
Due personaggi, sopra tutti, sono di due grigi differenti.
Evey e Finch. Il grigio di Evey da un lato è più scuro di quello di Finch. Lei sa cosa è giàsto. Lo capisce e lo sente, ma non riesce a inseguirlo perchè ha paura. Ed è la massima rappresentate della società in cui V nasce. Deve tradire V, deve veder morire uno dei suoi pochi amici e deve essere costretta alla scelta estrema (vita o morte) per risorgere dalle ceneri di una paura che l'ha bruciata sin dalla morte dei genitori. E la sua è una rinasciata molto differente di quella di V. Acqua e fuoco. Lei non è plasmata dall'odio e dalla sofferenza. Ma dai semi che V le ha piantato dentro e che ha fatto sbocciare nel modo più doloroso possibile.
Con lei, V capisce. Capisce che come Evey ha trovato il coraggio e ha dimenticato la paura altri, come lei, possono farlo. Capisce che il mondo è pronto a una rinascita.Finch. Grigio, ma forse più chiaro di Evey perchè la sua acquisizione di coscienza non è così fornzata. Finch ha sacrificato i suoi dubbi all'altare di una sicurezza comoda e come meno dolorèapparentè. E' l'esempio massimo di come il partito possa corrompere uomini buoni, leali e interessati solo alla verità facendo sì che l'unica verità in cui questi possano credere (e che possano cercare), sia quella sussurrata (o urlata) dal partito. In lui sorgono dubbi e incarna il cittadino medio, ma alla fine sa cosa è giàsto. Capisce di cosa ha e hanno bisogno. E lo capisce sempre pilotato da V, ma in modo diverso, più sottile.
"Aspettavo lei" gli dice V. Un uomo fedele ai valori che un systema senza valori dice di voler proteggere.E poi ci sono tutte le icone di un regime, e tutte le figure che un regime sfrutta, crea e alimenta. C'è Sadelr che assomiglia terribilmente a un Hitler del futuro, che vince le sue guerre con la manipolazione dell'informazione. C'è Creedy. Ideologo del partito, e nero. Nero assoluto. Potere di vita e di morte. Potere di uccidere persino il Cancelliere. Lui è il systema nervoso che trasmette dolore a paura alla spina dorsale del paese. Al popolo e al Cancelliere. C'è Dascomb che non vede e non sente nulla. E' un artista e la sua arte è in vendita. Non si fa domande, risolve problemi. C'è Prothero. Nero a suo volta, corrotto e corruttore. Inutile voce di una propaganda che perde forza di giorno in giorno ma il cui strisciare in qualche modo legittima ciò che Sadelr e i suoi uomini fanno. C'è il regime, col suo finto controllo assoluto. Un regime che non può vedere tutto, che fallisce quando qualcuno esce dagli schemi, che basa la sua esistenza sulla paura e sulla mansuetudine del popolo.
E c'è Dalia, grigia come non mai. Ingenua e idealista. Devota alla causa della scienza, mascherando i suoi intenti con una patriottismo corrotto e narcisista. Al crollare del suo castello di carte capisce, finalmente. Ma è tardi. Il suo grigio ormai è nero.
"Non è per quello che volevi fare. Ma per quello che hai fatto" e ancora "Senza di te non sarebbe stato possibile farlo".E poi c'è V.
V desidera Vendetta. Vuole far capire che per certe cose non esiste redenzione. Vuole far capire che non c'è modo di salvare il paese se non si distruggono tutti i simboli che lo hanno portato a quel punto. Lui compreso. Il suo domino, il lavoro al quale ha dedicato tutta la sua vita da uomo libero, non si completa. Resta un tassello, rosso e nero. E' lui quel tassello' Che racchiude l'essenza del bianco e del nero'Che deve essere rimosso dall'affresco complessivo per completarlo' E' Evey' Che deve decidere cosa fare del futuro' O sono Evey e Finch. Due facce della stessa medaglia che arriveranno a decidere insieme come raccogliere l'eredità di V'E ci siamo noi nel film. Ci siamo noi che ci voltiamo quando scene violente vengono a turbare làroutinè. Ci siamo noi che siamo impauriti da cose che non capiamo. Siamo noi l'interlocutore di V. Dei suoi messaggi.
"Non ci sono certezze, solo opportunità" dice V. C'è lopportunità di non voltarsi davanti al male, quando lo si riconosce. Di guardarlo e riuscire a riconoscerlo. V ci dà questa possibilità.E scriverei per ore di questo film, ma la recensione diventerebbe più lunga di quanto non sia già e non va mica bene.
Concludo con Valerie. La storia di una ragazza diversa che vince la sua battaglia contro il padre e contro chi rifiuta la diversità riuscendo a ritagliarsi un angolo di felicità. La storia di una ragazza diversa, distrutta in nome di una sicurezza presentata come unica alternativa al caos. Ma non è l'originalità della storia a colpire. Sono le parole di Valerie. Una dopo l'altra cadono su di noi. Vere e terribili. E portano la consapevolezza di cosa è realmente prezioso. "Un centimetro..."
Ok, ok...mi fermo.
Per me, comunque, capolavoro.
Posto qui la mia recensione direttamente dal forum di Yavin 4. E poi mi metto in pari con i vostri commenti! 🙂
V per Vendetta, ***** su 5. (SPOILER OVUNQUE)
Mi sono concesso ieri sera la seconda visione, per essere sicuro di non essermi fatto prendere dall'entusiasmo.
Ecco, non mi sono fatto prendere dall'entusiasmo, proprio no.
Da dove si comincia per un film così'
Io inizio dicendo che non è tutto bianco e nero, tutt'altro.
Due personaggi, sopra tutti, sono di due grigi differenti.
Evey e Finch. Il grigio di Evey da un lato è più scuro di quello di Finch. Lei sa cosa è giàsto. Lo capisce e lo sente, ma non riesce a inseguirlo perchè ha paura. Ed è la massima rappresentate della società in cui V nasce. Deve tradire V, deve veder morire uno dei suoi pochi amici e deve essere costretta alla scelta estrema (vita o morte) per risorgere dalle ceneri di una paura che l'ha bruciata sin dalla morte dei genitori. E la sua è una rinasciata molto differente di quella di V. Acqua e fuoco. Lei non è plasmata dall'odio e dalla sofferenza. Ma dai semi che V le ha piantato dentro e che ha fatto sbocciare nel modo più doloroso possibile.
Con lei, V capisce. Capisce che come Evey ha trovato il coraggio e ha dimenticato la paura altri, come lei, possono farlo. Capisce che il mondo è pronto a una rinascita.
Finch. Grigio, ma forse più chiaro di Evey perchè la sua acquisizione di coscienza non è così fornzata. Finch ha sacrificato i suoi dubbi all'altare di una sicurezza comoda e come meno dolorèapparentè. E' l'esempio massimo di come il partito possa corrompere uomini buoni, leali e interessati solo alla verità facendo sì che l'unica verità in cui questi possano credere (e che possano cercare), sia quella sussurrata (o urlata) dal partito. In lui sorgono dubbi e incarna il cittadino medio, ma alla fine sa cosa è giàsto. Capisce di cosa ha e hanno bisogno. E lo capisce sempre pilotato da V, ma in modo diverso, più sottile.
"Aspettavo lei" gli dice V. Un uomo fedele ai valori che un systema senza valori dice di voler proteggere.
E poi ci sono tutte le icone di un regime, e tutte le figure che un regime sfrutta, crea e alimenta. C'è Sadelr che assomiglia terribilmente a un Hitler del futuro, che vince le sue guerre con la manipolazione dell'informazione. C'è Creedy. Ideologo del partito, e nero. Nero assoluto. Potere di vita e di morte. Potere di uccidere persino il Cancelliere. Lui è il systema nervoso che trasmette dolore a paura alla spina dorsale del paese. Al popolo e al Cancelliere. C'è Dascomb che non vede e non sente nulla. E' un artista e la sua arte è in vendita. Non si fa domande, risolve problemi. C'è Prothero. Nero a suo volta, corrotto e corruttore. Inutile voce di una propaganda che perde forza di giorno in giorno ma il cui strisciare in qualche modo legittima ciò che Sadelr e i suoi uomini fanno. C'è il regime, col suo finto controllo assoluto. Un regime che non può vedere tutto, che fallisce quando qualcuno esce dagli schemi, che basa la sua esistenza sulla paura e sulla mansuetudine del popolo.
E c'è Dalia, grigia come non mai. Ingenua e idealista. Devota alla causa della scienza, mascherando i suoi intenti con una patriottismo corrotto e narcisista. Al crollare del suo castello di carte capisce, finalmente. Ma è tardi. Il suo grigio ormai è nero.
"Non è per quello che volevi fare. Ma per quello che hai fatto" e ancora "Senza di te non sarebbe stato possibile farlo".
E poi c'è V.
V desidera Vendetta. Vuole far capire che per certe cose non esiste redenzione. Vuole far capire che non c'è modo di salvare il paese se non si distruggono tutti i simboli che lo hanno portato a quel punto. Lui compreso. Il suo domino, il lavoro al quale ha dedicato tutta la sua vita da uomo libero, non si completa. Resta un tassello, rosso e nero. E' lui quel tassello' Che racchiude l'essenza del bianco e del nero'Che deve essere rimosso dall'affresco complessivo per completarlo' E' Evey' Che deve decidere cosa fare del futuro' O sono Evey e Finch. Due facce della stessa medaglia che arriveranno a decidere insieme come raccogliere l'eredità di V'
E ci siamo noi nel film. Ci siamo noi che ci voltiamo quando scene violente vengono a turbare làroutinè. Ci siamo noi che siamo impauriti da cose che non capiamo. Siamo noi l'interlocutore di V. Dei suoi messaggi.
"Non ci sono certezze, solo opportunità" dice V. C'è lopportunità di non voltarsi davanti al male, quando lo si riconosce. Di guardarlo e riuscire a riconoscerlo. V ci dà questa possibilità.
E scriverei per ore di questo film, ma la recensione diventerebbe più lunga di quanto non sia già e non va mica bene.
Concludo con Valerie. La storia di una ragazza diversa che vince la sua battaglia contro il padre e contro chi rifiuta la diversità riuscendo a ritagliarsi un angolo di felicità. La storia di una ragazza diversa, distrutta in nome di una sicurezza presentata come unica alternativa al caos. Ma non è l'originalità della storia a colpire. Sono le parole di Valerie. Una dopo l'altra cadono su di noi. Vere e terribili. E portano la consapevolezza di cosa è realmente prezioso. "Un centimetro..."
Ok, ok...mi fermo.
Per me, comunque, capolavoro.
Cita da Nutty su 28 Aprile 2006, 13:55plausi plausi plausi!! 🙂
plausi plausi plausi!! 🙂
Cita da Adam_Burton su 29 Aprile 2006, 10:21Grande Navar, condivido in pieno la visione dei toni di grigio presenti nell'opera cinematografica, che secondo me si oppongono nettamente al bianco e nero dell'opera fumettistica.
Nel film la componente dominante è l'uomo con la sua natura, nel comics è invece l'ideale , i dualismo uomo/ideale che puntualmente ci viene impresso a fuoco dalla sceneggiatura wachoschi nel dialogo iniziale del film fatto da Evey come voce narrante.
Grande Navar, condivido in pieno la visione dei toni di grigio presenti nell'opera cinematografica, che secondo me si oppongono nettamente al bianco e nero dell'opera fumettistica.
Nel film la componente dominante è l'uomo con la sua natura, nel comics è invece l'ideale , i dualismo uomo/ideale che puntualmente ci viene impresso a fuoco dalla sceneggiatura wachoschi nel dialogo iniziale del film fatto da Evey come voce narrante.