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Viaggio nel tempo: Possibile'

la discrepanza temporale tra due orologi, uno scelto come "fisso" [1] (vedi a fondo pagina) e uno in moto uniforme ad una velocità NON prossima a quella della luce, è pari a zero.
l'esempio precedente (un orologio fermo e uno alla velocità costantemente pari a c) nn può essere che teorico. infatti come è possibile fare in modo che una nave (cn il 2ndo orologio) parta già con velocità pari a c' ci vorrebbe un'accelerazione tendente all'infinito, quindi una forza anch'essa tendente all'infinito (per la F=ma). l'accelerazione è calcolata anche come differenza tra la velocità iniziale e finale rapportata al tempo impiegato per effettuare l'accelerazione. quindi a=(v2-v1)/t. quindi anche usando questo metodo di calcolo otterremmo una acc tendente all'infinito. perchè' semplice.

v2 = velocità finale =~ c = 3E8 m/s
v1 = velocità iniziale =~ 0 m/s
t = delta t = intervallo di accelerazione
t -> 0+ (per chi ha fatto i limiti, t tende a zero più, cioè un numero piccolo a piacere maggiore di zero, infinitesimale)
il rapporto tra un numero enorme e uno piccolissimo è un numero ancora più enorme del numeratore della frazione. quindi se t tende a zero, l'accelerazione tende all'infinito. quindi per noi attualmente è irrealizzabile.
l'energia _passata_ alla nave per portarla a quella velocità (supponendo che la nave si muova di moto uniformemente accelerato) oltre ad aumentare la vel della nave ha gli stessi effetti di un campo gravitazionale. il "systema nave", sottoposto ad un'accelerazione, subisce gli effetti di un campo gravitazionale. non è cioè che all'interno della nave si faccia più fatica a camminare 😀 solamente che lo scorrere del tempo all'interno e all'esterno della nave non è più parallelo. questo avviene solo nelle fasi di accelerazione (positiva o negativa che sia) e non nelle fasi a moto uniforme.

un secondo, vado a prendere il quaderno di fisica dell'anno scorso e poi posto le formule 😀

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musichettina di sottofondo stile attesa della telecom
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cinque minuti dopo.

rieccomi...
...ecco l'inizio del capitolo
titolo: ELEMENTI DI TEORIA DELLA RELATIVità RISTRETTA DI EINSTEIN

il "ristretta" è dovuto al fatto che einstein si limita a studiare fenomeni solo dal punto di vista di osservatori inerziali (fermi o in moto rettilineo uniforme).

ecco qua

einstein ricava le nuove trasformazioni di coordinate chiamate trasformazioni di Lorentz, rispettto alle quali sono covarianti [2] sia le leggi della meccanica newtoniana sia quelle dell'elettromagneetismo di Maxwell, a partire dal principio di invarianza di c e dal principio di relatività, secondo il quale tutte le leggi fisiche devono essere covarianti per tutti gli osservatori inerziali

TRASFORMAZIONI DI LORENTZ
Immagine Forum
il tutto in un systemad 4 equazioni.

se poi ci si limita a systemi in moto rettilineo uniforme con velocità bassa (quindi insignificante rispetto a c)
se Vo è bassa (Vo/c) al quadrato è quasi zero, quindi il denominatore è quasi uno e si hanno le trasformazioni galileiane (semplificate).

CONSEGUENZE DELLA NUOVA TEORIA
1) dilatazione dei tempi. la durata di un intervallo di tempo delta t è diversa a seconda dall'osservatore considerato
2) relatività della simultaneità. due eventi simultanei per un osservatore possono non esserlo per un altro
3) contrazione delle lunghezze. la lunghezza (o altra dimensione) di un oggetto è diversa a seconda che venga misurata da un osservatore solidale con esso oppure no
4) nuova legge di conservazione delle velocità. la velocità della luce è sempre la stessa per ogni osservatore inerziale. e rappresenta la velocità limite, cioè nessun fenomeno/moto può avvenire ad una vel maggiore di c.

dilatazione dei tempi
è espressa dalla formula [ovviamente taglio, ci sono 3 pagine di spiegazioni e una di dimostrazione 😀 posto solo la formula
Immagine Forum

il tempo nn proprio è quello misurato sulla eventuale nave, quello proprio è quello misurato sulla terra.

il fatto è che in questi casi c'è una differenza SIMMETRICA tra le misurazioni di tempo. cioè, l'effetto è virtuale. sembra che ci sia una differenza, ma lo scorrere del tempo nn è mai mutato.
il problema sorge nella relatività generale. qui vengono considerati anche i systemi di riferimento in moto non inerziale (sottoposti ad accelerazioni). quindi se una nave è accelerata, allora sì che abbiamo una differenza temporale ASIMMETRICA poichè, come detto prima, la presenza di un'accelerazione "simula" in qualche modo un campo gravitazionale molto intenso e quindi modifica lo scorrere del tempo nei due systemi (terra, nave). in questo modo (vedi paradosso dei gemelli) si hanno misurazioni di tempo effettivamente diverse, un effetto reale, nn virtuale.
riprendendo il paradox dei gemelli (in sintesi uno è sulla terra, l'altro viaggia ad una vel prox a quella della luce)...
se uno viaggia a 0,98 c per 10 anni per l'altro trascorrono 50 anni (per le formule di prima). e tt questo è dovuto alle evidenti fasi di accelerazione presenti nel viaggio che sottopongono la nave a forze enormi (per la F=ma)

quindi, andare nel futuro nn è un viaggio nel tempo. è una conseguenza. però può essere usato in questo modo sfruttando la presenza di accelerazioni durante il viaggio. un vero e proprio viaggio nel tempo prevede lo spostamento fisico nel continuum spazio temporale.
non il rallentamento dello scorrere del tempo, che permette solo ad una persona di vivere più a lungo e di vedere periodi più avanti nel tempo.

[1] è impossibile stabilire un systema di riferimento esattamente fisso, poichè qualunque punto dell'universo è in movimento (espansivo) e sottoposto ad una accelerazione. normalmente per i tempi considerati il movimento di un systema di riferimento (x es di un punto sulla terra) rispetto al centro dell'universo (se esiste) è insignificante e nn influisce sull'esito dell'esperimento. però parlando di viaggi temporali che implicano salti di centinaia di anni, va tenuto in conto anche il fatto che il SR di riferimento si è spostato di un delta considerevole (ai fini dell'esperimento)
[2] covarianti = la legge se covariante assume la stessa forma per tutti gli osservatori inerziali

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without words

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spiegazione magnifica!

Ok Archy abbiamo concluso che tu sei un maniaco della matematica!! :fumato:

Per i profani come me puoi fare un esempio della teoria sopra esposta' Magari facile facile...

Tutto chiaro Archytect!

Conoscevo già la teoria, ma hai spiegato la faccenda bene.

Però...

il rallentamento dello scorrere del tempo, che permette solo ad una persona di vivere più a lungo

Il vivere più a lungo è relativo, non è che una persona vive realmente più tempo.
Solo una precisazione.

In pratica credo che la teoria sopra esposta stia a significare che in qualche modo il campo prodotto da una accelerazione di quel tipo altera il "clock" fisico: le particelle (in teoria) interagiscono più lentamente causando un diverso scorrere di quello che chiamiamo tempo.

Bhe, forse...

mate fisica e chimica sono le mie materie preferite 😀 è così ovvio'
comunque i quote sono appunto quote dal quaderno. comunque mi interessa anche a livello personale, quindi sono andato oltre alle lezioni del mitico prof Borghi che ringrazio.

prendiamo una nave capace di viaggiare al 99,9 periodico % di c.
come tt i mezzi necessita di un'accelerazione iniziale per arrivare alla velocità voluta.
OBIEZIONE -> ma può partire direttamente alla massima velocità
RISP -> no, in quel caso (vedi post precedente per spiegazione esauriente) l'accelerazione sarebbe infinita, cioè servirebbe una forza spropositata per portarla in diciamo 1 secondo da velocità pari a 0 a velocità prox a ql della luce. ma ci sarebbe comunque un'accelerazione

parentesi.
per il secondo principio della dinamica (mi pare).
F=ma
cioè, la forza applicata ad un corole-playero di massa "m" per accelerarlo con accelerazione pari ad "a" è pari a "F".
per basse velocità la massa è costante, quindi più alto è il valore dell'accelerazione e maggiore è la forza necessaria.
quindi per accelerare una nave (o una barca :D) e farle raggiàngere da ferma la vel prox a quella della luce, serve una forza immensa.
ma la relatività generale insegna... per la dilatazione relativistica della massa questa aumenta con l'avvicinarsi alla vel della luce. quindi anche la forza per accelerare la nave ulteriormente cresce più la sua vel si avvicina a quella limite (3E8 m/s).

è ormai chiaro che è impossibile avere una nave che parta alla max velocità, quindi che fare'
allora, prendiamo una nave che esce dall'orbita terrestre e si prepara a partire. parte. non consideriamo la fase di accelerazione ma consideriamo il systema nave quando ha raggiànto, diciamo, la velocità di 0.98c. freghiamocene della nave nella fase di accelerazione (che comunque è positiva). allora, l'esperimento parte quando la nave ha raggiànto la velocità di crociera (Stabile quindi) di 0.98c. notiamo una dilatazione nella massa (che cresce), nelle lunghezze (che calano), nelle frequenze delle onde elettromagnetiche (spostamento in una o nell'altra direzione, blue o red shift nel caso della luce). ma nessuna evidente discrepanza temporale. in realtà c'è, ma normalmente non è considerata.

ora andiamo a considerare quei pezzi che prima avevamo ignorato. allora.
la nave è ferma in orbita geostazionaria. il piano di volo prevede:
-messa in orbita
-partenza
-ritorno a casa

e le fasi sarebbero queste:
1) accelerazione per portare la vel da zero a 0,98c
2) raggiànta la vel di crociera si prosegue di moto rettilineo uniforme (quindi acelerazione pari a 0, quindi anche la forza applicata alla nave)
3) decelerazione (accelerazione negativa, quindi la forza è negativa, cioè diretta in senso opposto a quello di marcia della nave, ma sulla stessa retta) per fermarsi al capolinea
4) dietrofront
5) accelerazione
6) vel costante
7) decelerazione

quindi nelle fasi 1 3 5 7 si hanno accelerazioni (pos o neg). quindi la nave e tt il suo contenuto è sottoposta a forze di valore spropositato. durante i pezzi a velocità costante nn c'è accelerazione quindi nemmeno forza. ricordiamo brevemente
a= (V1-V0)/t. se le vel iniziale e finale concidono l'acc è nulla e d cons anche la forza per la F=ma.

in pratica la forza che "preme" sulla nave per accelerarla ha l'effetto (ad altissime velocità) di un campo magnetico. in fin dei conti cos'è il campo magnetico' quella che viene comunemente chiamata forza di gravità è l'azione di un campo magnetico generato da masse metalliche che si muovono nel nucleo terrestre. la forza di gravità è riconducibile al secondo principio della dinamica in quanto la forza causa un'accelerazione su di voi e su qualunque corole-playero.
alza una mano con una biro (nn mi assumo rischi se sfasciate la mont blank di vostro padre :D) e lasciatela cadere. questa nn cade con velocità costante, ma accelera (accelererebbe all'infinito se l'attrito dell'aria nn portasse alla stabilizzazione della velocità a una vel di crociera e se nn c fosse il pavimento a fermarla). sempre secondo la F=ma quindi un corole-playero che cade è sottoposto ad un'accelerazione. la "a" diventa "g", cioè l'acccelerazione di gravità, che vale 9.81 metri/secondi quadri. oppure newton su chilogrammi.

parallelamente l'accelerazione della nave è dovuta alla forza propulsiva della nave stessa. quindi la nave può esser considerata anche una macchina del tempo in quanto fornita di carburante converte l'energia chimica (o nucleare' o cos'altro..). in forza propulsiva. questa forza genera a sua volta un campo attorno alla nave (che dev'essere costruita apposta per sopportare sia l'impatto con le particelle spaziali ad alta velocità, sia la forza del campo generato dai suoi stessi motori) in modo tale che avvenga una discrepanza temporale effettiva. è +o- come dice dambala, le particelle in pratica sembrano normali per un osservatore solidale con la nave (cioè sulla nave, o che si muove allo stesso modo [potrebbe essere su una nave a fianco che si muove nel modo indentico alla prima]) si comportano invece in modo anomalo per un'osservatore "a terra" che le vede moooolto più lente.

si potrebbe obbiettare che ci sono due fasi di acc e due fasi di dec, e che quindi si compensino. prendiamola così, ad ogni fase di accelerazione lo scorrere del tempo rallenta. poi diventa costante nella fase a vel costante e poi riaumenta nella fase di decelerazione fino a che, a motori spenti (o a basse velocità comunque), lo scorrere del tempo nella nave sia tornato a quello abituale. il fatto è che in questo modo non si compensano gli effetti dell'accelerazione. cioè, lo scorrere del tempo rimane sempre e comunque positivo, aumenta e poi cala, ma nn diventa mai negativo. quindi il tempo passa comunque, più o meno velocemente. è solo quello che cambia.

Il vivere più a lungo è relativo, non è che una persona vive realmente più tempo.
Solo una precisazione.

sì, è vero. sono stato impreciso. l'effetto è quello di prendere una persona e farla vivere più a lungo. ma più a lungo risp a che cosa' risp alla terra (per esempio) o a qualunque altro systema di riferimento considerato come di confronto. rispetto alla nave però la persona vive sempre la durata "normale", o "terrestre" in quanto all'interno nulla sembra cambiato, se nn che c'è una forza (quella di accelerazione) che ti tira nella direazione opposta a quella del moto. tornando a vel normali, o fermandosi addirittura, lo scorrere del tempo si sincronizza in quanto cessa la forza sulla nave e quindi lo scorrere del tempo della nave aumenta fino al normale.

Scusa frena un attimo: da emerito ignorante ti faccio una domanda.

Se io voglio portare un oggetto alla velocità della luci devo dargli una spinta (passami l'esempio assurdo). Ma la mia forza deve essere maggiore...

Aspetta che mi spiego.

Se io spingo una palla a 5 km orari devo imprimere alla palla una forza maggiore di 5km/h. Se do la stessa forza la palla non andrà mai a 5km/h ma andrà ad unpò di meno fino a fermarsi (tipo 4.9999 km/h).

Perciò per spingere alla velocità della luce i motori di una nave (ad esempio) devono emanare una forza maggiore di quella necessaria per mandarla alla velocità della luce. L'attrito dell'aria e il peso della nave non la manderebbe alla velocità della luce se io dessi una spinta con quella forza.

Ho fatto una confusione tremenda e non so se mi sono spiegato... :fumato:

NOTA:

nello sapzio credo non ci sia attrito, quindi la potenza teorica necessaria ai motori e quella effettivamente necessaria sono praticamente coincidenti........

Si, niente attrito.

esatto... la forza di spinta viene infatti calcolata come la differenza tra la forza di spinta effettiva (potenza di emissione) che giace sulla stessa direzione della nave (oggetto) e nello stesso verso, e la forza di attrito (la risultante di tutte le forze che oppongono resistenza al moto della nave, siano esse attrito, attrazione gravitazionale della terra ecc)

nello spazio a quelle velocità l'attrito xò c'è. la miriade di particelle interstellari infatti ad una velocità prox a quella della luce danneggiano lo scafo. servirebbe uno schermo di contenimento (ovviamente a base di OEM) per sorreggere la struttura della nave, per difenderla dalle particelle interstellari, per "tenerla assieme" visto che niente può viaggiare _integro_ a quelle velocità e soprattutto per creare un systema a se stante, separato dal mondo (un confine stabilito e preciso per i due ritmi temporali differenti)

praticamente creare una cpsula in cui sia all'esterno, che all'interno tutto rimane invariato, però la capsula si sposta a velocità c giàsto'''''''''

scusami archi,

(ovviamente a base di OEM)

cos'è'''''''''''''''''''''

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