I simulacri di Daniel Galouye.
Torna in edicola Daniel Galouye, già presentato da Urania Collezione dello scorso agosto con il dittico Stanotte il cielo cadrà.
Ora nel Millemondi invernale la Mondadori ha raccolto alcuni dei suoi scritti finora tradotti in italiano per una antologia tutta dedicata allo scrittore statunitense. Psychon e altri simulacri conta sette racconti scritti nell’arco di dieci anni, dal 1954 al 1964 il primo dei quali che presta il titolo all’antologia (Lords of the Psychon, 1964) ci porta su una Terra oppressa dove ogni anno si rinnova, nel Giorno del Terrore, la dimostrazione di forza dei Padroni del Psychon.
Il secondo racconto Simulacron 3 (1964) ci propone invece un mondo virtuale, oggi diremo un metamondo, dove personalità fittizie programmate da un simulatore fanno da tester per la sperimentazione e la conseguente distribuzione di nuovi prodotti. Ricordiamo che questo racconto fu da Rainer Fassbinder trasformato in una miniserie dal titolo Welt am Draht (1973) e nel 1999 ne fu tratto il film The Thirteenth Floor diretto da Josef Rusnak; l’idea è anche alla base del film Matrix.
I successivi cinque racconti erano stati pubblicati in antologia nel 1959 col titolo originale The Last Leap and Other Stories of Super-Mind.
In Partenza domenica Galouye affronta temi classici come la telepatia e l’invasione da parte di alieni.
Negli altri racconti, Spirito combattivo, Jebaburba e Gli occhi del cane ci ritroveremo tra scimmioni, extraterresti e poteri mentali superumani. Infine in Il Tempio di Satana (The Temple of Satan ovvero Satan’s Shrine) il racconto più vecchio, scritto nel 1954, una feroce tirannia viene raccontata in maniera originale.
Il volume è presentato da un articolo di Giuseppe Lippi.
L’autore. Daniel Francis Galouye nasce nel 1920 a New Orleans, in Louisiana dove compie gli studi e si laurea alla Louisiana State University. Nel corso della II Guerra Mondiale è in aviazione, anche come collaudatore di aerei. Abbandonati i voli si dedica al giornalismo e diviene reporter per il giornale The States-Item e nel 1951 pubblica il suo primo lavoro, Rebirth, sulla rivista William L. Hamling’s Imagination. In seguito altri ne appaiono su Galaxy, Imagination e Fantasy & Science Fiction. Nella seconda metà degli anni ’60 è costretto a lasciare il lavoro di reporter a causa dei postumi delle ferite ricevute in guerra, che poi lo porteranno alla morte nel 1976. Galouye ha pubblicato poco a causa della sua prematura morte, tra i suoi racconti tradotti in italiano e apparsi su varie testate, Galaxy, Urania, Nova SF*, Cosmo e altre. Ricordiamo Stanotte il cielo cadrà (Tonight the Sky Will Fall, 1952) pubblicato recentemente in Urania Collezione 067. Il suo primo racconto, Dark Universe (Percezione infinita, I Romanzi del Cosmo, Ponzoni 1962) ebbe una nomination all’Hugo. Nel 2007 è stato scelto per il premio Cordwainer Smith Rediscovery Award che come si intuisce dal nome viene assegnato a quegli autori ‘riscoperti’ anche dopo la loro morte.
Daniel F. Galouye, Psychon e altri simulacri, Urania Millemondi Inverno 2008, euro 5,10, pagg. 451.
Fonte: www.fantascienza.com