Matrix… una realtà per i prossimi videogames!
La trama del film fantascientifico culto ‘Matrix’, nella quale il mondo e’ trasformato in un universo virtuale dove la realta’ e’ simulata da un gigantesco computer, potrebbe non essere poi tanto inverosimile. La Sony infatti, il colosso giapponese dell’intrattenimento, ha brevettato un’idea per attuare una trasmissione diretta di dati al cervello che consentirebbe di vedere film e giocare a videogiochi con odori, sapori e consistenze percepibili al tatto.
Secondo quanto riportato dalla rivista britannica New Scientist, il brevetto si basa puramente su una teoria e non su un’invenzione vera e propria. Tuttavia un tempo si diceva anche che l’uomo non avrebbe mai potuto volare, osservano sagacemente alcuni commentatori.
La tecnica brevettata sarebbe interamente non invasiva e non comporterebbe dunque innesti nel cervello o altri interventi di tipo chirurgico. Le scarse informazioni contenute nel documento, menzionano solamente un congegno che sparerebbe impulsi ad ultrasuoni alla testa in modo da modificare le traiettorie delle scariche di neuroni in punti specifici del cervello.
Lo scopo – sottolinea il brevetto – e’ quello di creare ”esperienze sensoriali” che spazierebbero da immagini in movimento a suoni e sapori. L’autore del concetto, che lavora negli Usa negli uffici di San Francisco della Sony, non ha voluto rilasciare un’intervista al New Scientist, scrive la stessa rivista.
Elizabeth Boukis, portavoce della Sony Electronics, ha dichiarato che l’idea e’ ”un’invenzione profetica” e non e’ ancora stata sperimentata. ”Si basa su un’ispirazione, secondo la quale questa potrebbe essere la direzione in cui un giorno la tecnologia ci portera”’, ha detto la Boukis al New Scientist.
Tuttavia l’idea non e’ scartata da alcuni esperti, che pero’ hanno espresso preoccupazione sulla sicurezza a lungo termine del metodo. Fino ad oggi infatti, l’unica tecnica per manipolare in modo non invasivo il cervello e’ piuttosto cruda. Si chiama stimolazione magnetica transcraniale ed usa pulsazioni di energia magnetica per provocare, attraverso la stimolazione delle cellule cerebrali, correnti elettriche in specifiche regioni del cervello. L’energia magnetica pero’ non puo’ essere focalizzata su piccole porzioni del cervello, mentre gli impulsi ad ultrasuoni si’, ed in questo sta la forza della teoria brevettata dalla Sony.
Sono stati diversi in passato i tentativi volti ad arricchire di esperienze sensoriali i film ed altre forme d’ intrattenimento, ma la maggior parte di questi si e’ rivelata un fiasco. Nel 1960, Mike Todd Jr, marito di Elisabeth Taylor, aveva elaborato una tecnica denominata ‘Smell-O-Vision’ per accompagnare i film con odori e profumi legati alle immagini sul grande schermo. Attraverso apposite tubature legate al sedile, gli spettatori potevano sentire gli odori riferiti alle immagini proiettate, i quali venivano sprigionati a seguito di appositi segnali inviati dalla pellicola. L’unico film realizzato con questa tecnica pero’, ‘Smell of a Mystery’, fu un fallimento totale e Todd perse completamente il suo investimento.
(Fonte: Ansa)