"Tu non puoi
decidere. Nessuno può decidere cosa deve succedere.
Possiamo
solo scegliere cosa fare del tempo che ci è concesso!"
Gandalf il Grigio appartiene all'Ordine degli Istari ed è chiamato
dagli Elfi Mithrandir. Giunto nella Terra di Mezzo, prosegue il suo incessante
vagare (di lì il soprannome di "Grigio Pellegrino"),
divenendo ottimo amico di Elrond, signore elfico di Gran Burrone, e dell’hobbit
Gerontius, capostipite della famiglia dei Tuc.
Conosce Bilbo Baggins circa sessant'anni prima degli eventi narrati nella
Compagnia dell'Anello e fra i due nasce una lunga e sincera amicizia.
Colpito dal coraggio di Frodo, che si assume l'onere di portare l'Unico
Anello al Monte Fato, diviene uno dei membri alla Compagnia. Durante
il viaggio, nella profondità delle miniere di Khazad-dûm,
cade vittima del Balrog di Moria (che pure resta ucciso), ma l'intervento
dei Valar lo rimanda da morte per
il tempo necessario a completare la sua missione. Vestito di bianco,
massima onoreficenza per uno stregone, diviene
"una
fiamma
radiante",
benché
ancora velata, se non in momenti di grande
necessità.
Libera re Theoden dall'influenza maligna di Saruman (ex capo dell'Ordine
degli Istari, asservito alla volontà di Sauron) e tenta di convincerlo
a muovere guerra contro le forze di Isengard. Di fronte alla titubanza
di Theoden, che preferisce condurre il suo popolo al Fosso di Helm, decide
di partire per richiamare Eomer (nipote del re) e il suo esercito
di Rohirrim, banditi dallo stesso Theoden su consiglio
del perfido Grima Vermilinguo, segretamente alleato con Saruman. Dopo
3 giorni, torna al
Fosso di Helm
con
i rinforzi
e contribuisce alla sconfitta dell'esercito dell'ex stregone bianco.
Nella guerra finale contro Sauron, guida la difesa di Minas Tirith, assediata
dagli orchi del Signore Oscuro, impedendo la presa della città e
la conseguente sconfitta di Gondor.
La spada elfica di Gandalf, chiamata Glamdring, viene trovata dal Mago
durante un viaggio con Bilbo nella caverna degli Uomini Neri. Forgiata
durante la Prima Era, Glamdring è appartenuta a Turgon, re di
Gondolin, che l'ha usata per combattere orde di orchi. Dopo la sconfitta
di Gondolin viene presa dagli orchi e portata come bottino di guerra
nelle terre dell’Est.
L’iscrizione della spada in lingua Sindarin
in Cirth:
Turgon aran Gondolin tortha gar a matha
i vegil Glamdring gûd dae[dhe]lo[th], dam an Glamhoth
(Turgon, Re di Gondolin, brandisce, possiede e maneggia la spada Glamdring, nemica
del reame di Morgoth, martello degli Orchetti)