"Non siamo fatti
per la corsa campestre. Noi nani siamo scattisti nati.
Pericolosissimi
sulle brevi distanze!"
Gimli,
figlio di Glòin, è uno dei nani dell’Erebor che si
unisce alla Compagnia dell'Anello a Gran Burrone. Come tutti
quelli della sua stirpe, è scorbutico e diffidente, specie nei confronti
degli elfi,
ma
la sua parola diventa un patto solenne. In battaglia è spietato
e micidiale. Lo dimostra nella battaglia
di Moria, quando fa di tutto per difendere
la tomba di Balin dalle grinfie degli orchi.
Nonostante il suo caratere coriaceo, Gimli si scioglie alla vista di
Galadriel, la bellissima dama di Lorièn,
di cui si infatua e grazie alla quale inizia a cambiare
idea sul conto degli elfi. E infatti, nonostante gli iniziali dissapori,
Gimli instaura un legame fraterno proprio con Legolas, ingaggiando
con l'elfo spassosissime gare atte a stabilire
chi di loro due è più bravo in battaglia. Come tutti i
nani è innamorato di ciò che può essere
creato o forgiato e ha una “strana” passione per le caverne
e le miniere.